Sono gli incontri a latere del G20 a Osaka iniziato oggi a imporsi sulla scena internazionale, più che la scaletta ufficiale della due giorni fra i capi di Stato delle maggiori economie mondiali. E in assenza per ora di punti fermi e di accordi, soprattutto sul tema della guerra dei dazi, aperta dagli Stati Uniti un anno fa con Cina, Unione Europea, India e che ora minaccia lo stesso Giappone, i mercati si fanno molto cauti e si posizionano in difesa.
Con l’effetto che alle ore 7:30 italiane il Nikkei cede lo 0,53%, mentre Hong Kong perde lo 0,6% e Shanghai è in rosso per lo 0,99%. Balza l’oro dello 0,75% a 1,422,6 dollari per oncia, scende per contro il petrolio Wti americano dello 0,56% a 59,11 dollari il barile per timori di un’escalation delle tensioni commerciali. L’euro è in leggera flessione a 1,1362, mentre riprende a rinforzarsi lo yen dello 0,13% a 107,65 e la sterlina per ora resta in linea con la chiusura di Wall Street a 1,2669.
Il T bond Usa a 10 anni continua intanto a scambiare sopra il 2%, al 2,014%, mentre i futures su Wall Street indicano un rosso per lo 0,15%. Il bitcoin, intanto, torna ai livelli di 5 giorni fa prima del grande rally e scambia a 10.957 dollari. Oggi il presidente americano, Donald Trump, ha incontrato il padrone di casa, il primo ministro, Shinzo Abe, con cui ha discusso di scambi commerciali e della Corea del Nord, mentre assieme anche al primo ministro indiano Narendra Modi ha trattato il tema di una maggiore cooperazione per la sicurezza nel Mar Cinese Meridionale (dove si è posizionata la Cina) e di Huawei, il gigante delle telecomunicazioni che Trump ha inserito in una lista nera ed è visto come una minaccia alla sicurezza nazionale a causa della possibilità che i suoi sistemi possano potrebbe essere utilizzati per il cyberespionaggio. Con Modi i colloqui si sono spinti sui dazi che l’India ha applicato ai beni americani.
Nelle scorse ore il presidente Usa ha visto anche il cancelliere tedesco Angela Merkel, che è riuscita ad arrivare a Osaka nonostante il secondo episodio di forti tremori che l’hanno assalita prima di partire. E con lei Trump ha discusso di alleanze e accordi commerciali sostenendo, scrive Marketwatch, di essere ottimista.
I mercati ora si attendono due incontri importanti: nella giornata di oggi con il leader russo Vladimir Putin, che non incontra dal luglio 2018. Oggi, fra l’altro, lo stesso Putin, intervistato dal Financial Times alla vigilia del vertice G20, ha detto che Donald Trump è una “persona di talento. Sa molto bene cosa i suoi elettori si aspettano da lui”, aggiungengo poi che “la Russia è stata accusata ed è ancora accusata, nonostante il rapporto di Robert Mueller, di aver interferito sulle elezioni americane. Ma cosa è accaduto nella realtà? Trump ha guardato all’atteggiamento dei suoi avversari, ha visto cambiamenti nella società americana e ha saputo trarne vantaggi”.
Il rapporto firmato dal procuratore speciale Robert Mueller non ha stabilito l’esistenza di una cospirazione criminale tra i membri dell’entourage di Trump e il Cremlino per influenzare l’esito delle ultime elezioni presidenziali. Ma il risultato dell’inchiesta ha creato una nuvola grigia sopra alla Casa Bianca, nonostante le tensioni tra Washington e Mosca. Mentre Trump ha da lungo tempo privilegiato la creazione di stretti legami personali con Putin, il suo governo ha aumentato le sanzioni e altre pressioni sul governo russo.
L’altro incontro di rilievo, quello che il mondo si attende, avrà luogo domani con il presidente cinese Xi Xinping, che oggi si è espresso contro il protezionismo crescente nel mondo. Secondo l’agenzia Reuters i due presidenti parleranno anche di telecomunicazioni, il tema più sensibile per gli Stati Uniti. Ed è questa una delle ragioni che stanno innervosendo i mercati. Ad oggi i dazi applicati dagli Usa alla Cina sono del 25% per 250 miliardi di dollari di beni. Un traguardo importante sarebbe non passare a luglio a 25% di tariffe su altri 300 miliardi di dollari di merce cinese.
Elena Dal Maso, Milano Finanza