Peggiora il clima di fiducia, sia per le imprese che per i consumatori, nel mese di giugno “dopo gli incrementi registrati a maggio”.
E’ quanto emerge dall’indagine Istat mensile. “Per le imprese il livello destagionalizzato dei climi di fiducia di giugno è comunque di poco superiore alla media dei primi cinque mesi dell’anno, mentre per i consumatori si rileva un differenziale negativo di oltre due punti, con il clima economico ed il clima futuro in deciso peggioramento”, spiega l’Istituto. Il primo fa riferimento ai giudizi e alle attese sulla situazione economica dell’Italia e alle attese sulla disoccupazione; il secondo riguarda le media delle attese sul Paese, sulla singola famiglia, sulla disoccupazione e sulla possibilità di risparmio.
“La flessione della fiducia dei consumatori rispetto al mese precedente si caratterizza per un marcato peggioramento delle opinioni sulla situazione economica del Paese e sulle prospettive della disoccupazione”, spiega infatti l’Istituto. Il segno meno è – a dire il vero – dominante in tutte le sotto-categorie che compongono la fiducia dei consumatori. Ma ci sono intensità diverse: il clima economico e quello futuro registrano una diminuzione più marcata mentre la flessione è più contenuta per il clima personale (giudizi e attese sulla situazione economica della famiglia; opportunità attuale e possibilità future del risparmio; opportunità all’acquisto di beni durevoli; bilancio finanziario della famiglia) e per quello corrente (giudizi su situazione economica dell’Italia e della famiglia; opportunità attuale del risparmio e acquisto di beni durevoli; bilancio finanziario della famiglia).
Ancor più in dettaglio, il clima economico passa da 125,5 a 120,9, il clima futuro diminuisce da 115,6 a 112,3, il clima personale flette da 107,4 a 105,6 e il clima corrente cala da 109,6 a 107,6. Nel complesso l’indice del clima di fiducia dei consumatori scende così da 111,6 a 109,6, il livello più basso da luglio 2017.
Si registra anche una dinamica negativa per il clima di fiducia delle imprese (da 100,2 a 99,3). “Per quanto riguarda le imprese, si osserva un miglioramento solo per il settore del commercio al dettaglio, mentre cala in modo particolarmente marcato la fiducia nel settore delle costruzioni e torna a scendere anche la fiducia del settore manifatturiero”, dettaglia l’Istat.
Repubblica.it