La showgirl ci ripensa, ma stavolta si presenterà a farsi intervistare? Chi può dirlo…
MAX LATORRE SI SPOSA E SALUTA IL “FRATELLO” MARÒ, SALVO GIRONE
(di Cesare Lanza per Il Quotidiano del Sud) Fiori d’arancio a Roma per il marò Massimiliano Latorre (Taranto, 25 maggio 1967), il fuciliere di Marina si è sposato nella Chiesa dell’ordinariato militare della Capitale,ornata di fiori tricolori, con Paola Moschetti, sempre al suo fianco nella querelle internazionale con l’India. Alle nozze ha partecipato il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta. Assente, perché non possono avere contatti per il divieto del Tribunale dell’Aja, l’altro marò, Salvatore Girone, che Latorre chiama ‘fratello mio’ in un post sui social: “Caro Salvo, oggi non potremo festeggiare con te il mio matrimonio e di Paola, ma ti assicuro che, se non fisicamente ,sarai e sarete tu, Vania, Michele e Martina, con noi”. Salvatore Girone è nato a Torre a mare (Bari) nel 1978. L’anno scorso sua moglie Vania Arditi aveva scritto: “Sono trascorsi 6 anni, con dignità, dolore e libertà personale limitata e vincolata da una grande ingiustizia, noi restiamo fermi ancora al 15 febbraio 2012, quando questa brutta storia ebbe inizio”. I due marò, in missione di protezione della nave mercantile italiana Enrica Lexie furono coinvolti, il 15 febbraio 2012, nella morte di due pescatori indiani al largo del Kerala, scambiati per pirati. L’8 luglio cominceranno all’Aja le udienze arbitrali che dovranno stabilire se spetti all’India o all’Italia processarli. Nel 2014 Latorre era stato colpito da un ictus e aveva avuto l’autorizzazione dalle autorità indiane a tornare in Italia per curarsi. Nel 2016 anche Girone aveva ottenuto dalla Corte suprema l’autorizzazione a trascorrere in Italia il periodo prima della sentenza della Corte per l’arbitrato, con il parere decisivo del governo di New Delhi per«ragioni umanitarie».
CARTA, IL GAY PRIDE LO RIFIUTA VOLEVA UN COMPENSO ALTO…
È uno dei tormentoni dell’estate, spero che i lettori non si annoino: certamente ci saranno altre puntate. L’ultima: Marco Carta avrebbe dovuto cantare al Gay Pride di Modena, ma due settimane fa Matteo Giorgi,uno degli organizzatori, ha rivelato problemi con lo staff del cantante. Il motivo, sostiene Selvaggia Lucarelli su ‘Il Fatto Quotidiano’, sarebbe legato alla richiesta eccessiva fatta dallo staff agli organizzatori per l’esibizione di Carta: «Il primo giugno è stato invitato al Modena Pride – scrive la giudice di ‘Ballando con le Stelle’ – e ha chiesto 8.000 euro (gli hanno risposto “no grazie”). Comunque resta sempre più complicato capire come siano andate le cose alla Rinascente, nella vicenda clamorosa delle sei magliette rubate.
PAMELA PRATI, MARCIA INDIETRO DECIDE DI TORNARE DALLA D’URSO
Altro tormentone: il marito inesistente di Pamela Prati. L’ultima puntata: Pamela (Ozieri, in Sardegna, 26 novembre 1958) ci ripensa e promette un’intervista a Barbara D’Urso (Napoli, 7maggio 1957). Dopo il forfait del 12 giugno, cambia idea per tornare nell’ultima puntata di ‘Non è la D’Urso’. Forse, finalmente, siamo giunti all’epilogo del Prati-gate. Dopo le confessioni di Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo, le sue agenti, la dichiarazione della Prati sembra l’ultimo tassello mancante di tutta questa storia. Nella puntata del 12 giugno, a poche ore dalla diretta, Barbara D’Urso era stata letteralmente “bidonata” dalla Prati. L’ex showgirl de Il Bagaglino si è rimangiata la parola sulla presenza gratuita nel programma e ha fatto richiedere dai suoi legali un risarcimento di ben 66 mila euro per le foto comparse a ‘Live –Non è la D’Urso’ in queste settimane. Ora, a distanza di qualche giorno, Pamela ci ha ripensato e pare già in trattativa con i produttori per un’intervista straordinaria nell’ultima puntata del talk show della D’Urso. A rivelarlo è il settimanale ‘Chi’ di Alfonso Signorini, che fa sapere che l’ex showgirl questa volta sarà presente per raccontare la propria verità al pubblico di Canale 5 e non solo: “Dopo l’incidente diplomatico, quando la Prati era giunta a Milano accompagnata da due avvocati per incontrare la D’Urso, ma era saltata la sua presenza in studio,il filo del discorso è stato ripreso. Ma con uno solo dei due avvocati, Lina Caputo, che dovrebbe accompagnare in studio la Prati per l’intervista (si parla di 50 minuti) con la D’Urso”. Il forfait della settimana passata sembrerebbe ormai un lontano ricordo. E nonostante la conduttrice non avesse preso bene l’assenza della Prati, orapare che sia invece ben disposta ad ospitarla in studio per chiarire definitivamente la questione di Mark Caltagirone, Simone Coppi e gli altri familiari fantasma. Questa volta, Pamela non può non presentarsi. Ne va della sua dignità di persona, già in bilico a causa di tutte le bugie raccontate in questi mesi. Che sia davvero arrivata la fine del Prati-gate?
BARBARA ELOGIA L’ALTRA BARBARA “UN GENIO, CON LEI É TUTTO ORO”
Il pubblico si divide a metà quando si tratta di Barbara D’Urso, ma in Mediaset molti colleghi la stimano e apprezzano il suo modo di fare tv. Tra questi Barbara Palombelli, che insieme a lei detiene il record diore dipresenza nel piccolo schermo: “Al giorno sono quattro ore e mezza- ha spiegato, ospite del programma ‘Belve’ – Credo di essere avanti io. Trovo che lei sia un genio, riesce con pochissimi soldi e mezzi a far lievitare tutto quello che tocca”. Come il caso del finto matrimonio tra Pamela Prati e Mark Caltagirone, che ha riempito puntate intere dei programmi di Carmelita. “Io mi sarei impietosita, non avrei affondato il coltello – ha assicurato la Palombelli – La D’Urso è riuscita a tenere su quattro/cinque programmi partendo dal nulla, perché non era nulla come poi si è scoperto. Io faccio un altro lavoro, lei è un’attrice, ha una carta in più”. Insomma, con lei Pamela Prati avrebbe avuto vita più semplice: “Il caso in mano a me sarebbe durato due ore…”.