La nuova minaccia cinese di utilizzare i metalli rari come leva nella guerra con gli Usa sui dazi e nella vicenda Huawei mette sotto torchio i listini europei, con i futures su Wall Street in rosso. Contrastanti i dati macroeconomici di Francia (Pil +1,2%) e Germania (+60mila disoccupati in maggio), mentre la fiducia manifatturiera italiana è cresciuta più delle stime a 102 punti. In arrivo dagli Usa le richieste di mutui e l’indice manifatturiero della Fed di Richmond, previsto in rialzo. Milano (-1,24% a 20.008 punti) fa meglio di Parigi (-1,41%) e Madrid (-1,32%), ma non di Francoforte (-1%) e Londra (-0,96%). Sotto pressione i tecnologici Ams (-5%), Siltronic (-4%), Asml (-2%), Stm (-1,8%) e Infineon (-1,68%), mentre il calo del greggio (Wti -1,25%) frena Shell (-1,22%), Saipem (-1,32%) ed Eni (-1,44%). Lo spread stabile a 285 punti penalizza Intesa (-1,56%), Banco Bpm (-1,2%) e Unicredit (-1,1%), ma crolla Bnp (-8,4%) a Parigi. Contrastate Fca (-0,72%) e Renault (+0,51%), unico rialzo del settore.
Borse orientali in ordine sparso dopo la chiusura in calo dell’Europa e di Wall Street, dopo la minaccia di Pechino di includere nella disputa sui dazi i minerali rari necessari per produrre componenti tecnologiche. Tokyo ha lasciato sul campo l’1,21%, Taiwan lo 0,1%, Seul l’1,25% e Sidney lo 0,69%, mentre Shanghai, ancora aperta, sale dello 0,36%, all’opposto di Hong Kong (-0,31%) e di Mumbai (-0,19%). In rosso i futures sull’Europa e sugli Usa. In rialzo sopra le stime su base annua il Pil trimestrale francese (+1,2%,), mentre sono attesi i disoccupati tedeschi in maggio e la fiducia delle imprese e dei consumatori in Italia. Dagli Usa invece sono in arrivo le richieste di mutui e l’indice manifatturiero della Fed di Richmond. In luce sulla Piazza di Tokyo Nissan (+1,84%) e Mitsubishi (+2,52%), i due titoli coinvolti nell’operazione in fase di studio tra Fca e Renault.
Ansa.it