“Si è interrotta bruscamente la trattativa con Enav per l’implementazione del piano industriale”. Ne dà notizia la Fit-Cisl, che spiega: “Abbiamo interrotto la trattativa perché l’azienda, dopo aver annunciato pochi giorni fa ottimi risultati, non vuole riconoscerne il giusto merito ai lavoratori. Il bilancio appena chiuso segna un utile netto in crescita del 12,7% a 114,4 milioni di euro, con approvazione di un dividendo di 0,1998 euro per azione (+7%), pari a 108 milioni di euro. Con numeri del genere non si comprende come i lavoratori debbano essere esclusi”.
“Eppure l’azienda – prosegue la Federazione dei trasporti cislina – con tanta arroganza sta forzando la mano, dimostrando di voler rincorrere ossessivamente il profitto fino al punto da non rispettare neppure gli interlocutori sindacali al tavolo. Il piano industriale oltre a essere particolarmente ambizioso e quindi non sostenibile, prevede una crescita non supportata neppure da un adeguato piano di assunzioni funzionale a garantire il turn-over e l’ampliamento delle attività. Resta inoltre da sciogliere il nodo del ricorso alla mobilità spinta del personale che, come Fit-Cisl, non possiamo condividere. A questo punto ci chiediamo se sia stata opportuna la privatizzazione di una società come Enav, che controlla il traffico aereo nazionale e quindi è strategica per il Paese. Nei prossimi giorni valuteremo tutte le iniziative da mettere in campo coinvolgendo anche i livelli istituzionali”.