Il presidente dell’Ecuador, Lenín Moreno, ha affermato che il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, ha “ripetutamente violato” le condizioni del suo asilo nell’ambasciata di Londra del paese, dove ha vissuto per quasi sette anni. Parlando con l’associazione delle emittenti radiofoniche ecuadoriane martedì, Moreno ha detto sotto i termini del suo asilo “Assange non può mentire o, molto meno, hackerare account privati o telefoni privati” e non potrebbe “intervenire nella politica dei paesi”. Come Assange abbia fatto queste cose ancora non è chiaro, ma Moreno sostiene (senza dirlo esplicitamente) che il fatto che alcune sue foto private siano state fatte circolare sui social potrebbe essere responsabilità di WikiLeaks. La dichiarazione di Moreno è stato l’ennesimo di una lunga serie, indice della declinante tolleranza del presidente ecuadoriano per la prolungata occupazione dell’Ambasciata di Londra del paese da parte di Assange a partire dalla metà del 2012.
Luciana Grosso, Business Insider Italia