Ancora una volta il presidente della Bce ribadisce che la Bce farà tutto il necessario se peggiorassero le prospettive dell’economia. Lo ha fatto in occasione di una conferenza dell’Istituto di Francoforte in un discorso che è partito proprio dal riconoscere che la crescita economica sta perdendo slancio soprattutto a causa del calo della domanda estera.
“Stiamo assistendo a un deterioramento più persistente della domanda esterna. Tuttavia una dinamica più moderata non indica necessariamente un crollo”, ha aggiunto Draghi. Per il numero uno della Bce “la domanda chiave è se, con la politica monetaria che continua a sostenere l’espansione, la domanda interna rimarrà resiliente come oggi”.
“L’anno scorso si è verificata una perdita di slancio della crescita nell’area dell’euro, che si è estesa al 2019. Finora, l’economia domestica è rimasta relativamente resiliente e i driver dell’attuale espansione rimangono in vigore. Tuttavia, i rischi sull’outlook restano orientati al ribasso”, ha detto Draghi, puntualizzando che “le misure di politica monetaria che abbiamo preso nell’ultima riunione del Consiglio direttivo riflettano questa valutazione”.
Sul tema dell’inflazione Draghi ha precisato: “Restiamo fiduciosi che la convergenza sostenibile dell’inflazione verso il nostro obiettivo sia ritardata piuttosto che deragliata, il che significa che prevediamo che l’indice dei prezzi al consumo raggiungerà il target in una data successiva rispetto a quanto precedentemente previsto”. Draghi ha continuato: “Questa opinione si basa sulla nostra valutazione della resilienza del mercato del lavoro e quindi della crescita dei salari. Le dinamiche salariali hanno finora ampiamente contrastato il rallentamento della crescita”.
In un contesto di prospettive di crescita più deboli, “contribuiscono a mantenere un atteggiamento di politica monetaria accomodante che siamo riusciti a preservare lo scorso anno quando abbiamo ruotato il focus dei nostri strumenti dagli acquisti di attività nette alla forward guidance. La nostra politica continua quindi ad accompagnare l’economia nel suo percorso verso il nostro obiettivo di inflazione”.
La Bce è attenta “ai rischi futuri” ed è pronta “a rispondere ad essi qualora le prospettive di medio termine continuassero a deteriorarsi in maniera significativa. In questo caso, la Banca adotterà tutte le azioni di politica monetaria necessarie e proporzionate per raggiungere il suo obiettivo. Non siamo a corto di strumenti per realizzare il nostro mandato”, ha assicurato Draghi.
Roberta Castellarin, Milano Finanza