«Preferisco chiudere dando la notizia di una importantissima misura che porterà a breve un risparmio in termini di tempo e denaro per tutti i cittadini: ossia la portabilità della targa quando si cambia auto. Si tratta di una di quelle innovazioni che avvicinano il mio ministero alla vita di tutti e di cui vado fiero». Lo dice il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli intervenendo in Aula al Senato.
Mulè, su portabilità targhe chiede a Salvini. «Il ministro Danilo Toninelli oggi al Senato ha annunciato che starebbe lavorando alla portabilità delle targhe. Certo l’annuncio sta tra il serio e il faceto nel solco della più assoluta fumosità e insensatezza mediatica che caratterizza il riccioluto ministro, per cui bisogna attendere eventualmente il testo della norma per comprendere effettivamente che cosa intenda fare e soprattutto come intenda accordare questa idea con quella del collega di governo Matteo Salvini. Magari, prima di cominciare a lavorarci davvero, invito il Ministro Toninelli a fare un colpo di telefono al Vicepremier leghista, così evitiamo la solita farsa del tira e molla in commissione. Com’è noto, infatti, l’articolo 29-bis. del DL Sicurezza intervenendo sugli articoli 93, 132 e 196 del codice della strada ha introdotto una serie di limitazioni alla circolazione di veicoli con targa estera sul nostro territorio. Serve a colpire i casi di cosiddetta esterovestizione, cioè dei furbetti che evadendo fisco e multe girano con targhe straniere in Italia ma sono residenti nel nostro Paese. A parte che tale intervento ha comportato e sta comportando una serie di problemi concreti anche a quanti furbetti non sono, sarebbe opportuno che Toninelli si informi prima di parlare. Ma sappiamo di chiedere troppo». Così, in una nota, Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce azzurro di Camera e Senato.
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