Bmw cade su conti e guidance. Attesi tagli per 12 miliardi

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Bmw perde terreno al Dax di Francoforte, cede il 4,51% secco a 72,3048 euro per azione a causa della guidance 2019. Il gruppo, infatti, si aspetta “un calo significativo dei risultati finanziari” quest’anno e, nello specifico, l’utile pre-tasse è atteso “ben al di sotto del livello dell’anno precedente”. Nonostante il contesto difficile, però, la casa automobilistica tedesca, con il suo portafoglio giovane grazie a nuovi modelli come la X7 e la settima generazione della Serie 3, punta a restare ai vertici del segmento premium.

Bmw mira nel contempo a tagliare i costi per oltre 12 miliardi di euro entro la fine del 2022, come ha spiegato il presidente, Harald Krueger, durante la presentazione dei conti dello scorso anno. Nel 2018 Bmw  ha registrato un utile netto di 7,2 miliardi di euro (-16,9%), un ebit di 9,121 miliardi (-7,9%) e un ebt (utile prima delle tasse) di 9,815 miliardi, il secondo miglior risultato nella storia del gruppo. I dividendi sono pari a 3,5 euro per le azioni ordinarie e a 3,52 euro per le azioni privilegiate.

Vari cambiamenti di modelli sono attualmente in corso e Bmw  si aspetta uno sviluppo più forte del business nella seconda parte dell’anno. Nel 2019 inoltre la casa tedesca continuerà a investire cifre significative nelle nuove tecnologie e nella mobilità del futuro. I costi tuttavia sono in crescita, soprattutto quelli legati alle nuove norme più severe su consumi ed emissioni introdotte in Europa. A questo si aggiunga l’effetto cambi e l’aumento dei prezzi delle materie prime che dovrebbero avere un impatto piuttosto negativo.

Nel frattempo gli scontri commerciali a livello internazionale restano un’altra fonte di incertezza. Per quanto riguarda i numeri, la casa tedesca si aspetta un ebit tra l’8% e il 10% e tra il 6% e l’8% per il comparto Automotive quest’anno. Il segmento delle moto dovrebbe poi registrare una solida crescita delle consegne e un ebit tra l’8% e il 10% come lo scorso anno. Infine la divisione Financial Services dovrebbe registrare un Roe in linea al 2018 e sopra del target del 14%.

Tutte le previsioni di Bmw  sul 2019 si basano però sul presupposto che il contesto economico e politico a livello globale non cambi significativamente. Qualsiasi deterioramento del quadro potrebbe avere un impatto negativo sull’outlook, avverte la casa tedesca. Detto questo, Bmw  continuerà a implementare tutte le misure necessarie a promuovere la crescita e a migliorare la performance e l’efficienza.

Kruger ha voluto chiarire che i veicoli del gruppo “non sono manipolati” per quanto riguarda le emissioni di diesel. Per quanto riguarda il 2019, il presidente ha annunciato che il gruppo lancerà 20 modelli nuovi o oggetto di restyling con diverse motorizzazioni con focus sull’elettrificazione con l’obiettivo di raggiungere i 500mila veicoli elettrici o ibridi plug-in su strada entro fine anno. Bmw, ha continuato Kruger, “sta affrontando la seconda fase del piano strategico Number One – Next” che si concluderà nel 2021 con la produzione di un veicolo 100% elettrico e altamente automatizzato.

Bmw e Daimler  considerano la loro partnership sulla guida autonoma come una “cooperazione strategica di lungo termine”. Le due case automobilistiche esploreranno anche “partnership con altre aziende del comparto tecnologico e con altri produttori automotive che possano contribuire al successo della piattaforma”.

Elena Dal Maso, Milano Finanza