La Brexit fa bene all’editoria: boom di libri di autoaiuto e manuali antistress in Gran Bretagna

In tempi in cui l’incertezza e la paralisi politica alimenta gli incubi pre e post Brexit e l’ansia è diventata una compagnia quotidiana, nel Regno Unito le vendite di libri di autoaiuto nell’ultimo anno hanno toccato numeri record. Le notizie politiche che non fanno presagire niente di buono portano a cercare titoli incoraggianti in libreria. Un momento d’oro per guru, personaggi famosi e per chi ha avuto il tempismo di scrivere una qualche guida per affrontare tempi difficili o per essere (comunque) felici.

Secondo dati Nielsen Book Research sono stati venduti ben tre milioni di libri – con un aumento del 20 per cento – che promuovono il miglioramento personale o sono di genere psicologia pop, un segmento in rapida crescita.

Paul Sweetman, libraio, proprietario di city Books nella cittadina balneare di Hove, ha dichiarato al Guardian di non aver mai visto nei clienti, in 25 anni, un tale bisogno rassicurazione e tranquillità, insomma di libri che tirino su il morale davanti allo scenario politico interno ed internazionale. Ed è così che i libri di autoaiuto, che prima strappavano giusto un sorriso, sono diventati da prender sul serio e “buoni come un romanzo”.

Un’altra libraia, Maria Moser della Edinburgh Bookshop, segnala un autore che va per la maggiore grazie al passaparola: Steve Peters, psichiatra abituato a lavorare con un’elite di clienti nel mondo dello sport, con il suo Chimp Paradox, sorta di manuale per far diventare le persone più sicure.

Tra gli altri Autori che stanno facendo fortuna con c’è Mark Manson e il suo libro dal titolo caustico: The Subtle Art di Not Dare a F * ck.

Tra le altri celebrità del genere – i cui consigli su come essere felici hanno fatto crescere di circa 30 milioni di sterline la categoria – troviamo Russell Brand, Ruby Wax e Fearne Cotton.

Non solo, mentre una volta le guide di autoaiuto erano più popolari tra le donne, ora grazie anche all’approccio di Mark Manson questi libri hanno catturato anche un pubblico maschile più giovane e angosciato.

Secondo Keira O’Brien, della rivista The Bookseller, i lettori maschi sembrano alla ricerca di una guida o di una rassicurazione su come essere un uomo in un mondo post #MeToo. “Qualcosa che è non è mai accaduto prima” ha dichiarato. I temi dell’auto-aiuto stanno toccando anche altre aree della letteratura. I best seller di Matt Haig e il libro Brave di Rose McGowan, pur non essendo tecnicamente del genere, hanno avuto una certa influenza.

Altro fattore che ha notato Sweetman di City Books è la nostalgia come forma di autoaiuto e anche questa si sta rivelando un grande business. La nuova tendenza, secondo Sweetman, è che le persone di 60-70 anni – comprano i libri che leggevano quando erano bambini. “Vogliono qualcosa che sia sicuro e familiare, qualcosa in cui sanno che non succederà niente di brutto”.

Angela Puchetti, Business Insider Italia

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