«Abbiamo previsto che una parte degli utili aziendali vengano ridistribuiti a tutti i collaboratori del gruppo, in percentuali diverse a seconda della mansione e in base a valutazioni oggettive date dalla reputazione online delle strutture. Essendo operatori nel settore turistico, la valutazione ponderata di realtà come Booking e Tripadvisor permette di avere un giudizio oggettivo dell’andamento aziendale e delle singole strutture alberghiere», osserva Luca Boccato, amministrato delegato del gruppo, che nel 2017 ha realizzato ricavi complessivi per oltre 40,7 milioni di euro, con un aumento del 14,5% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 1.216 camere.
Risultati, questi, ottenuti anche grazie a un modello di business che si basa da un lato su una gestione centralizzata che coinvolge funzioni che vanno dalla direzione operativa a quella commerciale, dalla comunicazione all’amministrazione, dalla finanza e controllo di gestione agli acquisti di prodotti e servizi, dalla gestione delle manutenzioni alla selezione del personale, mentre dall’altro al direttore della struttura viene attribuito il compito di concentrarsi sulla qualità del servizio diretto offerto agli ospiti. In questo quadro gli hotel appartenenti al gruppo si dividono in alberghi di proprietà, in affitto di immobile, in affitto di azienda e in management, per un totale di 9 strutture, di cui 5 destinate a una clientela business e 4 nel segmento leisure, operando con diversi brand (per esempio Hilton e Best Western).
Il 2018 è stato un anno positivo, «sia per ciò che riguarda i risultati economici sia per i riscontri da parte dei nostri ospiti», sottolinea Boccato. «Le nostre destinazioni stanno funzionando bene, con un aumento considerevole degli arrivi e in particolare Verona, Bologna si confermano molto apprezzate dalla clientela. Una menzione particolare va inoltre all’Almar di Jesolo, un hotel di categoria 5 stelle nel segmento leisure lusso, che si conferma essere una destinazione amata e valutata positivamente dagli esperti del settore tanto da avere ricevuto riconoscimenti di livello internazionale. Per il 2019, siamo fiduciosi di continuare in questa direzione, anche grazie a una pipeline ben definita con le aperture di due nuovi hotel a Trieste e Roma. Non vogliamo però fermarci qui e per questo stiamo valutando altre operazioni che ci consentano di allargare ulteriormente il portafoglio, sempre con una strategia multibrand, sia nel segmento business sia nel segmento leisure lusso».
Irene Greguoli Venini, ItaliaOggi