Enac convoca Enav, in merito al guasto al radar all’aeroporto di Venezia

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Un’altra tempesta si abbatte su Enav e sulla gestione dell’a. d. Roberta Neri. Il 28 dicembre dell’anno passato c’è stato, all’Aeroporto di Venezia, per un malfunzionamento del radar di terra. L’Enac, ente nazionale per l’aviazione civile ha convocato nei giorni scorsi l’Enav, in merito a questo problema che, insieme al perdurare di condizioni di bassa visibilità, ha determinato disservizi con ritardi e cancellazioni di voli. E’ stato richiesto un chiarimento di carattere tecnico-operativo sull’accaduto. Per il momento l’Enac sta monitorando la situazione, sia sul fronte tecnico del malfunzionamento del radar, sia in merito all’ assistenza, informazione e riprotezione dei passeggeri coinvolti nei disservizi, sono avvenuti in un momento topico per quanto riguarda il turismo.  L’avaria ha suscitato anche feroci critiche da parte delle organizzazioni sindacali Fit-Cisl, Uilt, Ugl e Unica. i sindacati in un comunicato congiunto hanno espresso le loro criticità sulla gestione del problema, che ha portato a “carenze non tollerabili nella fornitura di un servizio essenziale”. In particolare hanno notato che “la procedura scenario holding recentemente introdotta ha palesato tutti i suoi limiti e ha dimostrato di non rispondere all’obiettivo per la quale è stata introdotta. Di fatto la parcellizzazione del servizio di controllo di avvicinamento così introdotta comporta una serie di passaggi che complicano situazioni già di per sé impegnative”. “Il personale CTA in servizio in quel frangente si è sentito abbandonato in balìa degli eventi e ha fortemente sofferto la mancanza di una presenza, anche fisica, che nelle sue funzioni avrebbe dovuto assumere decisioni e dare rapidamente risposte ed indicazioni univoche alle sale operative. Tra l’altro, per sopperire a tale carenza e per fronteggiare l’eccezionale carico di lavoro, il personale del turno pomeridiano ha operato in maniera continuativa anche rinunciando al relief previsto stante la configurazione della sala operativa torre ridotta rispetto al turno mattiniero”. Ed infine i sindacati hanno criticato “la regolazione dei flussi è stata attuata in maniera totalmente inefficace ed incoerente con la situazione in essere, prevista e, data la causa, anche prevedibile. Infatti, anche escludendo le fasi iniziali dell’avaria, si sono registrati un numero di arrivi molto superiori alla capacità prescritta e ciò ha causato dirottamenti per le lunghe attese”.