Programma Sviluppo Start Up & Pmi Innovative o, più semplicemente, Tech Up. Si tratta del progetto allestito dalla Fondazione Ricerca & Imprenditorialità finalizzato a migliorare le funzioni di open innovation delle grandi imprese italiane e favorire l’incontro con le innovazioni tecnologiche proposte da startup o pmi. Il bando prevede il prossimo 31 gennaio quale termine di scadenza per proporre le domande di partecipazione, compilando l’application form presente sul sito www.fondazioneri.it.
Chi può partecipare. Il bando è rivolto, nello specifico, a startup innovative, startup tech-based della ricerca, progetti imprenditoriali di singoli soggetti o di un team, presentati da dottori di ricerca, assegnisti di ricerca o da laureati iscritti a dottorati di ricerca; inoltre, progetti imprenditoriali di singoli soggetti o di un team presentati da ex manager, imprenditori di riconosciuta esperienza o ricercatori nei campi tecnologici, pmi innovative, imprese tech-based costituite come società di capitali o in forma cooperativa.
Gli ambiti. In base alle richieste di innovazione espresse dalle grandi imprese partecipanti all’iniziativa (Leonardo, Intesa Sanpaolo, Scuola Superiore S. Anna, Istituto Italiano Tecnologie, Fondazione Politecnico Milano, Ferrovie dello Stato, Mbda, Iren, Invitalia Ventures Sgr), sono tre le differenti aree alle quali è possibile partecipare: la Technology Call, destinata ai trend tecnologici emergenti di interesse trasversale a più grandi imprese partecipanti al programma; la Topic Call, riservata alle richieste focalizzate su tematiche di diretto interesse con un progetto dettagliato che possa trovare applicazione di contesto, apportando significative migliorie funzionali, di costo o di processo alla problematica espressa; infine, la Innovation Call riguardante proposte afferenti domini di mercato più ampi: le grandi imprese descrivono un proprio prodotto, insieme al relativo mercato di riferimento, rispetto al quale il proponente può sottoporre una soluzione innovativa che inserisca funzionalità innovative e di significativo valore aggiunto che favoriscano la crescita di competitività.
I criteri di valutazione. I progetti da selezionare saranno individuati in base all’innovatività, in senso tecnologico e imprenditoriale, alla fattibilità in senso tecnologico e come sviluppo potenziale, alla facilità di integrazione con asset delle grandi imprese, alla coerenza con la qualità del soggetto proponente e dell’eventuale team in termini di formazione, esperienze e risultati acquisiti; e ancora, in base all’eventuale disponibilità di apporti di conoscenze e di esperienze da parte di istituti di ricerca e alta formazione, alla chiara identificazione del bisogno da soddisfare e del mercato potenziale di riferimento, alla sostenibilità economico-finanziaria, alle probabili ricadute in termini di creazione di opportunità per nuove iniziative e nuova occupazione. Costituiscono ulteriori elementi di qualità le proposte che siano presentate da soggetti titolari di brevetti di proprietà o in possesso di diritti di licenza esclusiva attinente alla proposta, dispongano già di sperimentate applicazioni delle tecnologie pertinenti all’oggetto della proposta, dichiarino di essere disponibili all’eventuale partecipazione al capitale sociale delle loro imprese da parte di investitori, abbiano attivato contratti o rapporti di collaborazione con imprese nazionali o straniere, dichiarino di essere disponibili a valorizzare la propria offerta di competenze e capacità innovative lavorando in rete con partner del programma, anche tramite eventuali progetti definiti di comune accordo.
I servizi garantiti. Alle proposte che verranno selezionate e che ne avranno necessità, verranno affiancate figure di advisor altamente qualificate e con esperienze maturate ai più alti livelli aziendali; potranno essere erogati servizi a elevato valore aggiunto finalizzati a irrobustire e far maturare i soggetti proponenti; verrà agevolato l’accesso a ulteriori servizi specialistici forniti dai soci della fondazione; verrà facilitato il confronto con investitori di settore, per consentire loro di arrivare all’incontro con le grandi imprese adeguatamente strutturati.
Antonio Longo, ItaliaOggi Sette