(di Cesare Lanza per LaVerità) Scommettiamo che sul campionato di calcio incombe un convitato di pietra? Lasciando da parte Molière, cos’è un convitato di pietra? Cito dal nuovo dizionario De Mauro: «Persona 0 anche situazione spiacevole che si cerca di dimenticare o non affrontare, ma che si ripresenta costantemente». Scusatemi, non la tirerò per lunghe: il convitato di pietra che incombe sul campionato, il fantasma che non si vuole affrontare, è Antonio Conte. L’ex allenatore della Juventus, della Nazionale e del Chelsea è uno dei cinque migliori allenatori italiani: con lui, a mio giudizio, Carlo Ancelotti, Massimiliano Allegri, Maurizio Sarri e Gian Piero Gasperini (che non ha avuto finora i riconoscimenti che merita, ma sa insegnare come nessun altro a giocare al calcio). Fate voi, a piacimento, la classifica che preferite. Comunque, Conte – esonerato dal Chelsea – è un vincente; e libero sul mercato. Come ho già scritto, il campionato sarà molto incerto e combattuto: il nome del convitato invisibile peserà a ogni partita sul destino dei suoi colleghi, pronto a subentrare sulle più allettanti panchine. A onor dei vero le opportunità non sembrano numerose. Da escludere che la Juve possa richiamarlo, idem che il Napoli rinunci ad Ancelotti appena assunto. LE. Roma – che ne avrebbe bisogno, per vincere finalmente ! – non mi sembra all’altezza delle ambizioni e del e osto di Conte. Sempre imperscrutabile la Lazio di Claudio Lotito. Restano Inter e Milan. Luciano Spalletti per me è un perdente compulsivo, ma ha appena rinnovato un contratto pluriennale. Nel calcio italiano mai dire mai. Sarà però Rino Gattuso a fare i conti con il convitato.