Avvio di settimana stabile per lo spread BTp/Bund che si ridimensiona dai massimi toccati in chiusura di settimana scorsa. Tra giovedì e venerdì lo spread ha toccato 270 punti, poi è rientrato anche grazie alle rassicurazioni di Palazzo Chigi e Tesoro sulle compatibilità tra conti pubblici e riforme. Il differenziale di rendimento tra il decennale benchmark italiano e il pari scadenza tedesco segna lunedì mattina 248 punti, dopo aver aperto in rialzo a 251.
Il miglioramento è di 2,6 punti base, mentre il rendimento dei titoli scende al 2,9%, con un calo di 1,7 punti sul valore segnato in apertura.
A Piazza Affari
Avvio in positivo per la Borsa di Milano: l’indice Ftse Mib guadagna lo 0,22% a 21.634,14 punti, mentre l’All-Share avanza dello 0,13% a 23.865,26 punti. Da segnalare un avvio di seduta difficile per Banco Bpm, a seguito dei conti semestrali diffusi venerdì scorso a mercati chiusi. Il titolo apre in brusca flessione del 7,6%, tocca il meno 9,4%, malgrado il quadruplicamento dell’utile a 353 milioni di euro e dopo il taglio delle raccomandazioni e del prezzo obiettivo da parte degli analisti di Credit Suisse e di Kepler Chevreux.
Vendite anche su Poste Italiane (-1,3%). Dall’altro lato del listino guida Azimut (+1,05%) e sono abbastanza tonici i bancari con Ubi (+0,4%) e Unicredit (+0,3%) che oggi terrà il cda sui conti e nell’attesa ha deciso di citare per danni Caius per circa 90 milioni di euro sulla vicenda dei Cashes.
Sul fronte dei cambi, la moneta unica continua a perdere terreno verso il dollaro e in apertura viene scambiata a 1,155 contro il biglietto verde (1,5982 alla chiusura di venerdì), mentre vale 128,592 yen (128,876). Il dollaro prezza 111,285 nei confronti dello yen (111,118). In attesa di valutare gli effetti sui mercati delle sanzioni all’Iran, il Wti con contratto di consegna a settembre guadagna lo 0,23% a 68,65 dollari al barile, il Brent del Mare del Nord a 73,32 dollari (+0,15%).
Le altre europee
Partenza poco mossa anche per le principali Borse europee, in attesa di sviluppi nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, dopo gli ultimi botta e risposta e sull’esordio delle prime sanzioni di Trump contro l’Iran su auto e metalli preziosi (quelle sull’export di petrolio saranno a novembre). In avvio a Francoforte il Dax segna un +0,05%, a Parigi il Cac40 sale dello 0,16% e a Londra l’indice Ftse100 mostra un +0,04%.
Corriere.it