Saliscendi / LaVerità

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di Cesare Lanza per LaVerità

Sophia Floersch

Al Gp  di Macao di F3  stava quasi  per lasciarci  la pelle. Ma,  a nove giorni dal terribile incidente che l’ha vista protagonista, la giovanissima pilota tedesca può voltare pagina. «Torno a casa», ha scritto su Instagram, «Ora comincia un nuovo capitolo e non vedo l’ora che inizi». Undici ore dì intervento alla colonna spinale sono già uno sbiadito ricordo.

 

Emmanuel Macron

Il presidente francese dà l’impressione di non aver capito nulla dei gilet gialli. Non è in gioco l’aumento del carburante, piccola cosa. Sta esplodendo il malessere, dopo gli entusiasmi iniziali, per la sua elezione. Può darsi che ci sia anche la manina di Marine Le Pen. Ma, a vedere il suo conflitto con l’Italia, sembra che Emmanuel sia estraneo alla realtà.

 

Gustavo Zagrebelsky

Ragionevole l’incertezza nel porlo tra chi merita. Ha pubblicato su Repubblica un editoriale molto critico sulla condizione della sinistra. Il giurista ha indicato alcuni argomenti da condividere, altri poco convincenti. L’incertezza di chi scrive è caduta quando è arrivata la critica presuntuosa di Maria Elena Boschi («Ma tu dov’eri?»). Per l’ex ministra è l’ennesima cantonata.

 

Maurizio Sarri

L’ex allenatore del Napoli è stato accolto alla grande dai tifosi del Chelsea. Come un innovatore del calcio. Per settimane tutto bene tra stampa e pubblico. Poi qualcosa si è inceppato, Manchester City e Liverpool hanno guadagnato punti. Inaspettato, e preoccupante, il tonfo (3-1) con il Tottenham. C’è tempo per rifarsi, ma dubbi e scetticismo aumentano.

 

Massimiliano Allegri

Alla guida della Juventus ha vinto 4 scudetti, adesso marcia felice verso il quinto e ha già accumulato 8 punti sul Napoli, secondo, e 9 sull’Inter, terza. Il vero obiettivo per la sua carriera sarebbe un trionfo, finalmente, in Champions… Ma che prodezze! Ha vinto 12 partite su 13 senza perdere. C’è chi scommette che il tricolore arriverà senza sconfitte.

 

Eusebio Di Francesco

Puntualmente riemergono i dubbi sull’allenatore della Roma. Non ha esperienze importanti. Non ha saputo dare un gioco: ennesima sconfitta sconsolante, a Udine. Non si è opposto alla catena di cessioni del club (Salah, Alisson, Nainggolan, Strootman…). Non ha in pugno la squadra. E ora: decisive le partite con Real Madrid e Inter…