Ama, scadono le linee di credito delle banche: Raggi convoca riunione urgente in Campidoglio

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Vertice tra assessori, sindaca e dirigenti dell’azienda dei rifiuti: a rischio gli stipendi dei dipendenti. “Pretendo una soluzione immediata per risolvere lo stallo sul bilancio Ama”, così la prima cittadina.Venerdì convocati i sindacati

Dopo 8 mesi di braccio di ferro tra Ama e Campidoglio sul bilancio della municipalizzata e dopo 45 giorni di blocco delle spese per il personale in tutto il Comune e le sue partecipate (sanzione scattata alla luce della mancata approvazione del bilancio consolidato da parte dell’Assemblea capitolina entro il 30 settembre), la sindaca di Roma Virginia Raggi ha convocato in tutta fretta dirigenti e assessori competenti a Palazzo Senatorio: “Ho convocato gli uffici perchè pretendo una soluzione immediata per risolvere lo stallo sul bilancio Ama”, ha annunciato la prima cittadina. Una mossa che arriva nel giorno in cui scadono le linee di credito delle banche nei confronti di Ama, appuntamento che, secondo i sindacati e azienda, potrebbe mettere a rischio gli stipendi dei lavoratori. Ieri sera c’è stato un faccia a faccia tra Raggi e Lorenzo Bagnacani, ad e presidente della municipalizzata che da fine marzo attende che il Comune approvi il bilancio licenziato con 500 mila euro di utili. In Campidoglio, però, l’assessore Gianni Lemmetti è convinto che la fotografia dei conti di Ama non sia corretta: ballano 18 milioni di crediti che l’azienda chiede al Comune e che il Comune non le vuole riconoscere. Da qui lo stallo che va avanti ormai da troppo tempo, con la minaccia che i vertici di Ama possano portare i libri in tribunale provocando lo scioglimento della municipalizzata. Inoltre, il braccio di ferro rischia di lasciare sul campo uno dei contendenti: se si dimettesse,  Lemmetti sarebbe il quarto cambio all’assessorato al Bilancio, se ad abbandonare la partecipata fosse Bagnacani, il quinto ai vertici di Ama dall’inizio della consiliatura M5S. “Domani siamo stati convocati in Campidoglio dove chiederemo tutte le garanzie su Ama e il rispetto degli accordi sottoscritti, senza i quali i progetti sulla differenziata resteranno lettera morta” riferisce all’Ansa il segretario della Fp Cgil di Roma e Lazio Natale Di Cola. “Per responsabilità” aggiunge “abbiamo congelato le due giornate di sciopero inizialmente previste per i primi di dicembre contro la mancata approvazione del bilancio.

Mauro Favale, La Repubblica