Giornalisti, morto Stefano Andreani: da Radio radicale ad Andreotti

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È morto la scorsa notte a Roma all’età di 65 anni, dopo breve malattia, il giornalista Stefano Andreani. Ha iniziato la sua carriera, subito dopo la laurea in Scienze politiche, a Radio Radicale per poi passare come giornalista parlamentare e quirinalista all’agenzia giornalistica Asca, dove è rimasto fino al 2006. Nell’agenzia allora di proprietà dell’ex presidente di Confindustria, e attuale presidente di Bnl Luigi Abete, ha svolto per diversi anni anche il ruolo di rappresentante sindacale della redazione.

Un giornalista poliedrico e sempre pronto, con il suo tratto ironico e disincantato, a gestire quanto gli si presentasse davanti. Cavaliere del Santo Sepolcro, è stato portavoce di Giulio Andreotti, presidente del Consiglio (in due governi successivi) dal 1989 al 1992. In questo periodo in comune con Andreotti ha avuto la passione per il calcio e per la Roma. Fece parte del consiglio di amministrazione della società calcistica capitolina tra il 1989 e il 1992.

Ancora, è stato autore di programmi televisivi per la Rai e Fininvest ed è stato consigliere d’amministrazione della Sipra (oggi Rai Pubblicità). Ha chiuso la carriera professionale ad Invitalia prima come capo ufficio stampa e, dopo due anni, come direttore delle Relazioni istituzionali e con i media.

Askanews