Nessun ritorno in nazionale. Gigi Buffon non ha alcuna intenzione di indossare nuovamente la maglia azzurra: “Con Mancini ci eravamo sentiti a maggio, è stato un colloquio costruttivo – spiega l’ex capitano azzurro e della Juventus, ora punto di forza del Paris Saint Germain -. Ci sono dei momenti in cui uno con la mia storia deve fare un passo indietro per autotutela e penso sia stato giusto così”.
A CASA CON I FIGLI – “È giusto ricominciare un percorso, io vivo di sentimenti e di emozioni e per la causa che sposo do veramente l’anima – aggiunge Buffon – Per la nazionale ho dato anche qualcosa di più, ma qualche volta ciò non mi è stato riconosciuto e a 40 anni uno non ha tanta voglia di sembrare quello che vuole esserci per forza. Sto benissimo a casa con i miei figli e la mia famiglia: al mister ho detto questo e lui ha capito e rispettato il mio pensiero”.
CON AREOLA NESSUN PROBLEMA – Anche in Francia iniziano a conoscere il carattere dell’ex portiere e capitano della Nazionale e della Juventus, ieri sera tra i pali del Paris Saint Germain nel 4-1 con cui i campioni transalpini hanno sconfitto il Reims. “Sono arrabbiato per il gol subito, mi piacerebbe sempre finire una partita senza incassarne una”. Il Psg comunque vola in Ligue 1 a suon di vittorie: “Abbiamo disputato una buona partita e battuto anche il record di sette affermazioni consecutive che ci permettono di entrare nella storia di questo club. Era importante per noi”. Buffon assicura che con il collega Areola tutto fila alla perfezione: “Tutte le grandi squadre hanno due grandi portieri. Per Alphonse e per me è più facile, perché tra noi c’è un buon feeling”.
VERRATTI TALENTO ITALIANO – Buffon, infine, spende parole al miele per il suo compagno di squadra, il centrocampista Marco Verratti: “Per me, in questo momento, è l’unico vero talento del calcio italiano, per la personalità con cui gioca le partite e per il tipo di qualità di tocco e di veduta di gioco. Col Psg ha la fortuna di giocare con dei campioni che al primo sguardo riescono a capire dove andrà la palla e dove la vogliono. È facilitato in tutte le sue giocate”.
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