Il crollo del Ponte di Genova e i decessi di braccianti stranieri in Puglia nel mese di agosto provocano un aumento degli infortuni mortali sul lavoro denunciati nei primi 8 mesi dell’anno all’Inail.
Secondo l’Istituto, soltanto ad agosto si è contato lo stesso numero di vittime (34) in incidenti plurimi – ovvero quegli eventi che causano in contemporanea la morte di due o più lavoratori – dell’intero periodo gennaio-agosto 2017. Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate nei primi otto mesi del 2018 sono così salite a quota 713, ben 31 in più rispetto alle 682 dell’analogo periodo del 2017 (+4,5%). Nel solo agosto sono state 92 contro 51 dello stesso mese del 2017.
E’ lo stesso Inail a dettagliare che nel 2018 “si sono verificati 15 incidenti plurimi che sono costati la vita a 60 lavoratori, rispetto agli 11 incidenti plurimi del 2017, quando le morti furono 34” E ricorda che “tra gli eventi più tragici del mese scorso si ricordano il crollo del ponte Morandi a Genova e gli incidenti stradali avvenuti in Puglia, che hanno provocato la morte di braccianti stranieri a Lesina e Foggia”.
Il disastro del Ponte Morandi si riverbera anche sull’analisi territoriale degli infortuni mortali, che salgono di 32 casi nel Nord-Ovest (da 163 a 195), di 11 decessi al Sud (da 140 a 151) e di tre casi nel Nord-Est (da 179 a 182). Diminuzioni si riscontrano, invece, al Centro (da 138 a 129) e nelle Isole (da 62 a 56). Nel raffronto sul 2017, sempre limitatamente ai primi otto mesi, crescono in particolare le vittime maschili: i casi mortali denunciati sono stati 28 in più (da 615 a 643), mentre la componente femminile ha registrato tre decessi in più (da 67 a 70). L’incremento ha interessato sia le denunce dei lavoratori italiani (da 574 a 589), sia quelle dei lavoratori extracomunitari (da 74 a 88) e comunitari (da 34 a 36). Dall’analisi per classi di età emerge infine come quasi una morte su due abbia coinvolto lavoratori di età compresa tra i 50 e i 64 anni, con un incremento tra i due periodi di 45 casi (da 289 a 334). In aumento anche le denunce che hanno riguardato gli under 34 (da 113 a 132) e gli over 65 (da 49 a 52). In calo, invece, le morti dei lavoratori tra i 35 e i 49 anni (da 231 a 195).
In senso più ampio, tra gennaio e agosto di quest’anno i casi di infortunio denunciati all’Inail sono stati 419.400, in diminuzione dello 0,6% rispetto all’analogo periodo del 2017. Sono scesi sia i casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 360.344 a 358.515 (-0,5%), sia di quelli in itinere, avvenuti cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, scesi da 61.625 a 60.885 (-1,2%).
Repubblica.it