Coca-Cola sta pensando alla produzione di una bevanda alla cannabis

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Il Canada, guidato verso il futuro dal suo premier dall’approccio social-friendly, Justin Trudeau, è pronto a legalizzare l’uso della Cannabis con finalità ricreative il prossimo 17 ottobre. Una vera e propria svolta che apre, spalanca, le porte di un business sino ad oggi vietato dalla legge. Difatti, secondo indiscrezioni confermate dalla multinazionale, Coca-Cola starebbe esplorando l’idea di realizzare una bevanda a base di cannabis, decisa a conquistare un’altra fascia di consumatori, dando così un’ulteriore e potente impulso a favore dell’industria della marijuana e della sua legalizzazione in tutto il Nord America.

Il più grande colosso di bevande mondiale – dopo aver lanciato il marchio Adez per commercializzare il latte vegetale, cocco e mandorla in primis – ha dichiarato di essere interessato allo sviluppo di una bevanda che utilizzi la sostanza chimica non psicoattiva della marijuana come ingrediente per le bevande wellness. Si tratta del cannabibiolo o CBD, un metabolita della Cannabis sativa che in due trial clinici universitari ha già dimostrato che potrebbe essere in grado di bloccare il gene Id-1 che provoca la diffusione delle metastasi del cancro al seno.

Non ci sarebbe ancora nulla di definitivo ma secondo un rapporto del canale locale BNN Bloomberg, la Coca-Cola company avrebbe preso contatto con l’azienda canadese di healthcare Aurora Cannabis per lo sviluppo di una nuova bevanda con l’intenzione di una possibile partnership o di una joint-venture. Una mossa a sorpresa per compensare il rallentamento in atto del consumo della sua gamma principale di prodotti analcolici.

Nel frattempo, le quotazioni della Aurora Cannabis sono aumentate di circa il 14%, tirandosi dietro anche la Green Organic Dutchman e Organigram ovvero tutte le aziende canadesi focalizzate sulla cannabis hanno raggiunto quotazioni record. Oggi le bevande gassate rappresentano ancora il 75% del business ma Coca-Cola non è rimasta a guardare cercando di rinnovare il parco prodotti andando incontro ai gusti dei nuovi consumatori. Sotto la guida dell’amministratore delegato, James Quincey, ha deciso da tempo di diversificare ed investire con decisione; del resto, appena due settimane or sono è stato ratificato l’accordo per l’acquisizione del gruppo Costa Coffee per 3,9 miliardi di sterline (4,35 miliardi di euro).

Bonnie Herzog, analista del mercato delle bevande presso la Wells Fargo Securities, ha affermato che “le bevande contenenti cannabidiolo, un ingrediente di marijuana non psicoattivo focalizzato sulla gestione del dolore, potrebbero diventare il grande business del domani. Coca-Cola non è la prima società di bevande che ha espresso interesse in tal senso ma, muovendosi con decisione, potrebbe diventare subito leader del settore spingendo sulle bevande wellness”. La prima deadline da tenere d’occhio è il 17 ottobre quando il Canada legalizzerà l’uso ricreativo della cannabis ma più di una dozzina di paesi l’hanno già legalizzata per scopi medici – tra cui Germania e Australia – e altri ne stanno valutando la depenalizzazione. Coca-Cola sa bene che se le regole cambiano, chi si muove per primo può fare jackpot.

Francesco Musolino, Business Insider Italia