A sorpresa, Conte non si è ritirato dal concorso

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Il premier Giuseppe Conte non si è ritirato dalla corsa per il posto di professore all’Università La Sapienza di Roma. E’ quanto scrive il sito ‘Politico.eu’, versione europea dell’omonimo sito giornalistico americano. ”Il primo ministro italiano Giuseppe Conte – si legge nel quotidiano on line- non ha ritirato la sua candidatura per una prestigiosa posizione universitaria, nonostante abbia promesso la settimana scorsa di ‘riconsiderare’ se andare avanti” in seguito alle polemiche su un suo possibile conflitto di interessi.

Conte “ancora in lizza per la cattedra”, ”la sua prova di inglese è stata rinviata a data da destinarsi”, annuncia su Twitter Silvia Borrelli, corrispondente di ‘Politico.eu’.

A rivelare che il premier si trovava in lista per sostenere un esame di ‘legal english’ – primo passo per concorrere alla cattedra di Diritto Privato alla Sapienza di Roma – era stato sempre ‘Politico.eu’. La domanda, spiegava però il servizio del Politico, porta la data dello scorso febbraio, tre mesi prima che Conte ottenesse il mandato e poi, il primo giugno di quest’anno, la fiducia dal Parlamento dopo aver formato il governo.

“A inizio anno si era avviata una procedura di trasferimento all’università di Roma, alla Sapienza, confesso che feci domanda, perché, anche avendo un bambino piccolo, ero interessato al trasferimento, ma la mia nuova veste mi impone di riconsiderare questa mia posizione”, aveva replicato Conte frenando sulla sua partecipazione al concorso universitario alla Sapienza: “Sicuramente lunedì non potrò partecipare” alla prova di inglese “per impegni pregressi” aveva assicurato.

PD PRESENTA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE -“Conte avrebbe dovuto presentarsi per il concorso proprio oggi, lunedì 10 settembre, ma in seguito alla discussione sulla opportunità della sua scelta seguita alla diffusione della notizia, lui stesso aveva detto che considerava più opportuno rinunciare; sempre dalla stampa, però apprendiamo che il presidente Conte non avrebbe rinunciato ma avrebbe, invece, ‘semplicemente chiesto lo spostamento dell’esame di inglese, che avrebbe dovuto sostenere oggi, per impegni istituzionali’. Questo il testo dell’interrogazione presentata al governo dalla deputata del Pd Alessia Morani. Morani chiede che vengano chiariti alcuni punti, poiché “se veramente è stata prospettata agli altri candidati, dalla stessa Commissione esaminatrice, la possibilità di un mero spostamento della prova per ‘motivi istituzionali’, questo configgerebbe in maniera evidente con le dichiarazioni del presidente Conte in cui riferiva di avere rinunciato alla selezione”. Infine, la deputata dem domanda se il governo “non ritenga assolutamente necessario chiarire in merito ad una vicenda che, se corrispondesse a quanto riportato dalla stampa, esporrebbe il Governo stesso a una situazione che, oltre agli evidenti aspetti di grave mancanza di opportunità, presenta anche profili riconducibili a conflitti di interessi”.

Adnkronos