“Pressioni dei concessionari? I ministri cambiano il ministero rimane”. Cosi’ su Facebook il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli torna sulla questione della pubblicazione della concessione ad Autostrade, contestando gli articoli di giornali, secondo cui non avrebbe subito pressioni dal momento che le lettere erano arrivate al ministero Delrio e ai dirigenti di allora, a gennaio e marzo.
“E’ veramente lunare e allucinante – afferma Toninelli in un video – dire che sono retrodate e che quindi io non ho subito pressioni”, perche’ “il ministero non muore con il cambio del ministro e ci sono gli stessi dirigenti”. Toninelli spiega quindi di aver chiesto agli stessi dirigenti del ministero di pubblicare le concessioni e loro hanno detto di no giustificando il rifiuto con queste lettere. “Il ministero era bloccato” – prosegue – e “chi dice che non esistevano dice una stupidaggine: se il documento e’ lo stesso con Delrio e Toninelli, se Delrio non lo pubblica e io si’, anch’io vado in galera e i legali di Benetton ci porteranno in causa, a me e Di Maio perche’ magari sono calati in borsa”. “Queste – dice ancora Toninelli – sono pressioni ma non ce ne e’ importato nulla, andiamo avanti ancora piu’ veloci, dritti e piu’ convinti e con la trasparenza e l’onesta’ intellettuale di un governo con dentro il M5S non c’e’ piu’ trippa per gatti”. “Le pressioni c’erano e ci sono anche adesso, pubblicheremo tutto quanto necessario – conclude – perche’ nessuno deve piu’ arricchirsi con la cosa pubblica”.