
(di Cesare Lanza per LaVerità) Scommettiamo che non è facile stabilire una classifica di preferenze tra i personaggi importanti che abbiamo conosciuto? Non parlo di amicizia, tutti abbiamo l’amico del cuore, che si impone sugli altri. Mi riferisco ai personaggi per i quali proviamo o abbiamo provato, stima e rispetto: non è facile stabilire una graduatoria di valore assoluto. Forse, mi auguro, può interessarvi una mia classifica relativa ai meriti di alcuni personaggi che ho avuto la fortuna di conoscere da vicino. Per l’acume e l’indipendenza mentale: Leonardo Sciascia. Per l’obesità: Sandro Pertini. Per la passione: Marco Pannella. Per il carattere controcorrente: Francesco Cossiga. Per il giornalismo popolare: Antonio Ghirelli. Per il giornalismo innovativo: Piero Ottone. Per la personalità nella musica: Gabriella Ferri. Per la bellezza erotica e mai volgare: Laura Antonelli. Per il coraggio: Bettino Craxi. Per la simpatia immediata e spontanea: Walter Chiari. Per il cinismo: Alberto Sordi. Per il talento naturale frenato dalla pigrizia: Paolo Bonolis. Per la scaltrezza e la sapienza nell’insidioso lavoro di procuratore delle star: Lucio Presta. Per il pragmatismo: Giulio Andreotti. Per la perfidia delle sue campagne: Camilla Cederna. Per l’innocenza indifesa: Giovanni Leone. Per l’abilità seduttiva nell’inventare i reportage: Oriana Fallaci. Per la mondanità elegante e snob: Lina Sotis. Eccole qui, le mìe eccellenze, e ce ne sarebbero molte altre: unicuique suum. C’è anche qualcuno che avrei voluto conoscere, ma non mi è riuscito: Winston Churchill.