Per un anno, New York non concederà nuove licenze di guida a Uber e Lyft

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La città di New York ha deciso di sospendere per un anno la concessione di nuove licenze a servizi di noleggio auto con conducente come Uber e Lyft. Un periodo di tempo che servirà a chi amministra la città a studiare a fondo come questi servizi stiano impattando sulla mobilità urbana e sulla società. Unica eccezione viene fatta a nuove licenze a vetture che siano accessibili a persone disabili e eventualmente in caso di mancanza di servizi disponibili in alcune zone della città.

 I rappresentanti di Uber e Lyft, solo per citare le società di punta sul mercato di New York, hanno risposto sostenendo che questa misura porterà a disservizi per i cittadini della Mela, che avranno così maggiore difficoltà a prenotare una corsa, soprattutto nei quartieri più lontani dal centro, e vedranno un aumento dei prezzi. Le due aziende hanno poi sottolineato che questa decisione non servirà neanche a migliorare i servizi di trasporto pubblico.  Esultano invece i tassisti, i primi a patire la concorrenza di questi servizi,  che da tempo si battono per una maggiore regolamentazione e che sottolineano come ci siano in città circa 80 mila veicoli con conducente, mentre i taxi sono circa un quarto di questa cifra. Non a caso tra le misure allo studio ci sarà anche un piano per gestire la concessione delle licenze per limitare i problemi legati alla congestione del traffico dovuto alle troppe auto in strada.

Ma tra gli altri provvedimenti che la città vorrebbe adottare ci sono l’introduzione di un salario minimo garantito di 15 dollari l’ora per i conducenti, restrizioni a livello di spostamenti e una maggior trasparenza per quello che riguarda la comunicazione delle statistiche da parte dei servizi.  New York è la prima città negli Usa a prendere una decisione di interrompere momentaneamente la concessione di licenze a Uber e Lyft, ma potrebbe essere un esempio seguito da altre metropoli del paese nell’arco di breve tempo. Uber però ha avuto invece molti problemi a Londra: la capitale britannica non aveva rinnovato la licenza per operare nelle strade della città, salvo poi concederla di nuovo per una durata di 15 mesi a fine giugno.  Come ha fatto notare il Wall Street Journal, New York è uno dei mercati più ricchi per Uber e un rallentamento delle attività nella città potrebbe anche incidere sulle prospettive economiche nel lungo periodo, tenendo conto che la società guidata da Dara Khosrowshahi punta a quotarsi in borsa entro il prossimo anno.

Enrico Forzinetti, Corriere.it