Con un post su Facebook, il ministro dei Trasporti anticipa tutti (Mef compreso, ovvero l’azionista di riferimento di Ferrovie) e annuncia i nuovi vertici di Fs: “Abbiamo rinnovato il Cda di Ferrovie e siamo felici per le nostre scelte. Alla faccia di chi ci accusava di voler occupare delle poltrone, ai primi due gradini abbiamo messo due eccellenti manager interni all’azienda – Gianfranco Battisti come ad – fino a oggi era responsabile Fs Sistemi Urbani – e Gianluigi Vittorio Castelli come presidente – attuale direttore centrale Innovazione e Sistemi Informativi di Ferrovie.
“A differenza di qualche loro predecessore, conoscono benissimo la struttura e sanno come far marciare i treni” aggiunge Toninelli che sottolinea come siano stati confermati nell’organo di amministrazione pure “due consigliere che si erano dimesse in tempi non sospetti, mostrandosi in disaccordo rispetto alla scelta del precedente board di non applicare la clausola etica per l’ad decaduto – annuncia riferendosi a Wanda Ternau e Francesca Moraci – vedete come certe accuse sono fuori dal mondo? Lo dimostriamo con i fatti. Esperienza, efficienza ed etica: direi che sono le tre ‘E’ che devono andare sempre a braccetto – conclude – adesso buon lavoro al nuovo cda, cui toccherà far viaggiare al meglio Le Frecce, ma soprattutto potenziare il trasporto su ferro regionale, in primis per dare sicurezza e comfort ai pendolari che ogni mattina scelgono per muoversi un mezzo pulito e condiviso come il treno. Una scelta che deve smettere di essere di coraggio e deve diventare di normalità”.
Il cda del gruppo, era stato azzerato la scorsa settimana dal ministero dell’Economia e da quello delle Infrastrutture e Trasporti. L’assemblea dei soci era iniziata alle 10.30 circa “in forma totalitaria” e nel giro di un’ora e poco più ha sciolto le riserve sui manager che guideranno Fs.
Battisti aveva siglato, soltanto 24 ore fa, un protocollo d’intesa con la sindaca di Roma Virginia Raggi, per il rilancio e lo sviluppo della mobilità su ferro a Roma.
Lucio Cillis, Repubblica.it