La Camera sta per approvare una spending review da 85 milioni di euro, il più importante taglio di costi di sempre. Il bilancio di previsione 2018 di Montecitorio sarà portato oggi dai tre questori Gregorio Fontana (Fi), Edmondo Cirielli (FdI) e Federico D’Incà (M5S) – che l’hanno approvato la settimana scorsa – all’esame dell’Ufficio di Presidenza. Se sarà confermato, approderà in Aula per il voto finale. Ed a partire da settembre la Camera restituirà al ministro dell’Economia gli 85 milioni risparmiati. I deputati, però, porranno un vincolo a Giovanni Tria: destinare il frutto dei tagli alla Camera alla ricostruzione delle aree terremotate. “Deciderà il Governo ovviamente come impiegare questa risorsa – precisa il questore Fontana – ma il nostro indirizzo politico sarà questo”.
Il bilancio di previsione 2018 della Camera si aggira intorno al milione e 900 mila euro. I tagli, spiega Fontana, sono il risultato di un lavoro di spending review che viene da lontano, iniziato già sotto la presidenza di Gianfranco Fini. Ma è dal 2011-2012 che i questori hanno lavorato in modo più sistematico per la riduzione dei costi di Montecitorio. Sono stati tagliati i costosi affitti di Palazzo Marini, sono stati bloccati i meccanismi di aumento delle indennità parlamentari (prima agganciate agli stipendi dei magistrati, un risparmio da 40 milioni), sono stati effettuati pesanti interventi sul costo del personale (in parte vanificati da sentenze), le ‘auto blu’ sono rimaste appena una decina a fronte di 630 parlamentari.
Insomma, mentre nello stesso periodo la spesa nella Pa aumentava del 12 per cento, a Montecitorio diminuiva dell’11 per cento. “Vista la controtendenza frutto di una amministrazione oculata – ha chiosato Fontana – sarebbe una bella idea che i dirigenti dei ministeri facessero da noi una ‘visita guidata’ per imparare come si fa a risparmiare. Così forse scomparirebbero dall’Italia migliaia e migliaia di auto blu”.
Alberto Custodero, Repubblica.it