Giulia Grillo però nei suoi interventi fin da appena insediata ha detto di essere favorevole ai vaccini. “Non sono un ministro no-vax – ha detto il 18 giugno scorso – Possono essere diversi gli approcci e le modalità con cui si propone alla popolazione questo importante strumento di prevenzione ma siamo assolutamente a favore dell’uso delle vaccinazioni”. Quindi sì ai vaccini, ma no alle esclusioni da scuola, anche perché la proposta Taverna sul tema, nella scorsa legislatura, prevedeva comunque di tornare a quattro vaccini obbligatori.
La posizione di Salvini sembra invece molto diversa, perché il leader della Lega mette in dubbio la sicurezza di questo strumento di prevenzione, come fanno i no-vax più convinti. Farebbe anche male. “Siamo in due, c’è un’alleanza Lega-M5s, bisogna ragionare anche con gli alleati – ha detto oggi – al ministro Grillo ho iniziato a parlare di questi temi. Continueremo perché ritengo che 10 vaccini obbligatori siano inutili e in parecchi casi pericolosi se non dannosi”. Ciliegina sulla torta, Salvini ha ringraziato “per il loro coraggio” Antonietta Gatti e Stefano Montanari, marito e moglie paladini dei no-vax e da anni nel mirino dei medici e dei ricercatori che si occuoano di vaccini. Montanari e Gatti sostengono che nei vaccini ci siano nanoparticelle pericolose e che stanno facendo una raccolta online tra i propri sostenitori per acquistare un nuovo microscopio speciale (sono arrivati a circa 70mila euro).
Non solo. Le parole di Salvini sono totalmente in contrasto con la posizione di Regioni storicamente governate dalla Lega, come la Lombardia e soprattutto il Veneto, dove c’è una fortissima cultura vaccinale all’interno del sistema sanitario e pure dei vertici regionali. Anche qui si è criticato l’obbligo introdotto dalla legge Lorenzin (Zaia ha pure fatto ricorso contro l’atto) ma sempre considerando i vaccini fondamentali e sicuri, da somministrare però convincendo del loro valore le famiglie e senza fare loro sanzioni.
Sono subito arrivano reazioni alle parole del ministro dell’Interno. “No ministro Salvini – scrive su twitter l’immunologo Roberto Burioni, rilanciato anche da Matteo Renzi – Dieci vaccini non sono inutili e tantomeno dannosi, anzi proteggono anche lei, i suoi figli e i suoi elettori. Questa è una bugia pericolosissima; se la dice chi ha la responsabilità della sicurezza del mio paese è cosa molto preoccupante”. Michele Anzaldi del Pd twitta: Come fa il premier Conte a stare zitto? Come fa ad accettare uscite così gravi che mettono a rischio la salute dei bambini e dei più deboli?”
Michele Bocci, Repubblica.it