Governo: Giuseppe Conte alla Camera per consultazioni. Di Maio: ‘Su Savona d’accordo con Salvini’

Share

Si parte con il Gruppo Misto. Bonino: ‘Faremo un’opposizione molto rigorosa’. Berlusconi intanto conferma il no di FI alla fiducia al governo: ‘E’ un governo giustizialista’, sottolinea in una nota

Con l’arrivo, rigorosamente in taxi, del premier incaricato Giuseppe Conte prendono il via nella sala dei busti di Montecitorio le consultazioni per dare il via al nuovo governo. Mentre il professore ‘prende le misure‘ ai partiti, a cominciare dai più piccoli, si fanno frenetici i contatti tra il M5S e la Lega per chiudere sulla squadra di governo. “Con Salvini e la Lega siamo perfettamente allineati. Stiamo cercando i migliori profili e tra i nomi c’è sicuramente il nome del professor Savona“, rassicura Luigi Di Maio dando conto anche del “lavoro” tra il premier incaricato e il presidente della Repubblica.

“Savona – dice Matteo Salvini in un video su Facebook – è la figura in grado di rimettere l’Italia al centro del dibattito in Europa“. “Dico a tutti gli amici del centrodestra, di FI e FdI – è inoltre l’appello del leader del Carroccio agli alleati – di avere fiducia: faremo quello che va fatto”. “Anche io avrei preferito avere l’incarico da Mattarella ma non è andata così. Io sono fiducioso che l’Italia torni a essere quello che era, non abbiamo niente da invidiare a nessuno. Se non governi che difendevano i loro interessi”.
In difesa dell’Ue che si schiera Emma Bonino che alle 12 apre il giro di colloqui mentre Beatrice Lorenzin si dice preoccupata per le norme sull’obbligatorietà dei vaccini. “Gli interessi dell’Italia si difendono in Ue e non contro la Ue”, mette in chiaro la leader dei Radicali annunciando “un’opposizione molto rigorosa”. Dai mercati arrivano però, dopo le turbolenze dei giorni scorsi, segnali rassicuranti dopo il conferimento dell’incarico.
Piazza Affari accelera a metà della mattinata con il Ftse Mib che sale dello 0,9% e si conferma il migliore listino in Europa, mentre lo spread scende di oltre 10 punti base, a quota 177. Mentre il ministro dell’Economia uscente Pier Carlo Padoan rivendica il recupero del pil dal 2008 grazie al lavoro dei governi di centrosinistra, Matteo Renzi schiera saldamente il Pd all’opposizione. “Opposizione dura e rigorosa, ma civile. Adesso loro diventano il potere, loro diventano l’establishment, loro diventano la casta. Non hanno più alibi, non hanno più scuse”, annuncia l’ex premier. E sulla stessa linea si schiera Silvio Berlusconi. “Questo governo – annuncia il Cav – non potrà vedere il sostegno di Forza Italia, sia per la partecipazione di una forza politica con noi del tutto incompatibile come il M5S, sia per i programmi gravemente insufficienti a dare una risposta ai bisogni degli italiani”. “E’ un governo espressione del Movimento cinque stelle – ha detto Maurizio Lupi, capogruppo di noi con l’Italia – non lo sosteniamo”. Sosterranno il governo di Conte il Maie e gli ex M5s.

Ansa