Utili in aumento per Ryanair che supera i 130 milioni di passeggeri

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La principale compagnia aerea europea low cost ha chiuso l’anno finanziario 2017-2018 con un utile in crescita del 10%

Ryanair ha chiuso l’anno finanziario 2017-2018 con un utile in crescita del 10% a 1,45 miliardi di euro, nonostante la cancellazione di migliaia di voli da novembre a marzo.

Nell’esercizio finanziario dal 1 aprile 2017 al 31 marzo 2018, la principale compagnia aerea europea low cost ha registrato una crescita in linea con le previsioni, grazie a un aumento del traffico passeggeri, che sono stati 130,3 milioni in aumento del 9% su base annua toccando un nuovo record, con progressi registrati principalmente in Germania, Italia e Spagna. Il prezzo dei biglietti aerei è diminuito in media del 3%, a 39,40 euro per volo.

Le entrate accessorie (dalla scelta del posto all’embargo prioritario, fino alla possibilità di noleggiare un’auto) sono aumentate del 13%. Nel complesso i ricavi sono cresciuti dell’8% a 7,151 miliardi di euro. La compagnia low cost irlandese ha accolto con favore questi risultati, «In un anno caratterizzato da un mercato europeo del trasporto aereo molto florido che ha portato a un calo dei prezzi dei biglietti, dall’aumento del costo del carburante e dai problemi di pianificazione interna affrontati a partire da settembre». La compagnia annunciò a metà settembre la soppressione di 2.000 voli fino a fine ottobre, poi a fine settembre presentò un nuovo piano di cancellazioni che coinvolse 18.000 voli tra novembre e marzo 2018.

Per l’anno finanziario in corso, Ryanair prevede un utile netto in calo tra 1,25 e 1,35 miliardi di euro, dovuto principalmente all’aumento del costo del carburante, con il Brent che ha appena superato la soglia degli 80 dollari per la prima volta dal novembre del 2014.

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