Donald Trump tenta di gettare acqua sul fuoco della guerra commerciale con la Cina prevedendo ottimisticamente un esito positivo: «Io e il presidente Xi saremo sempre amici, non importa quello che accade con la nostra disputa commerciale. La Cina abbatterà le sue barriere commerciali perché è la cosa giusta da fare. Le tasse diventeranno reciproche e sarà fatto un accordo sulla proprietà intellettuale. Grande futuro per entrambi i paesi!», ha twittato il presidente americano.
Il tweet di Trump arriva dopo la nuova sfida lanciata due giorni fa con la minaccia di imporre ulteriori dazi su merci cinesi per 100 miliardi di dollari. In aggiunta a quelli annunciati soltanto due giorni prima per 50 miliardi di dollari su un elenco di 1.300 prodotti dell’ex Impero celeste. Una mossa sembrava far presagire una nuova escalation nelle tensioni già alte e che aveva spinto Pechino a parlare di «provocazione» annunciando «contromisure ad ampio raggio».
La minaccia di Trump aveva fatto agitare di nuovo i mercati, facendo chiudere in calo i listini azionari di tutto il mondo. Il presidente americano anche due giorni fa dopo la minaccia aveva tuttavia sottolineato che la porta per i negoziati resta aperta, affermando che «gli Stati Uniti sono comunque pronti a discussioni per continuare a sostenere il nostro impegno nel perseguire un commercio libero, giusto e reciproco e proteggere la tecnologia e la proprietà intellettuale delle aziende americane e degli americani». Poi però il monito chiaro: «Non consentirò mai che pratiche di commercio ingiuste minino gli interessi americani», e qualche ora dopo a seguire via Twitter anche l’affondo al Wto, accusato di essere ingiusto nei confronti degli Usa: «La Cina, che è una grande potenza economica, è considerata una nazione in via di sviluppo nell’ambito del World Trade Organisation. Per questo loro hanno grandi benefici e vantaggi, specialmente rispetto agli Usa. Qualcuno pensa che sia giusto? Noi siamo mal rappresentati. Il Wto è ingiusto nei confronti degli Usa».
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