La parità in casa di fronte al bucato da stendere fa bene alla vita sessuale della coppia. Una ripartizione equilibrata dei lavori domestici, infatti, aumenta il numero di rapporti e la soddisfazione dei partner, secondo uno studio pubblicato su ‘Social Forces’, rivista del Dipartimento di Sociologia dell’università del North Carolina e Chapel Hill, da ricercatori dell’università della Florida che hanno monitorato per 2 anni 1.100 coppie di 55enni, sposate in media da 27 anni. Dall’analisi è emerso che, al 2013, le donne statunitensi nella coppia lavoravano a tempo pieno nel 57% dei casi e si occupavano delle faccende domestiche ancora 2 volte più degli uomini contro le 7 volte degli anni ’60. Ma il dato più psicologico – e trasferibile anche a contesti europei – è la scoperta che un’equa divisione delle pulizie di casa ha ripercussioni positive a letto. Un dato, secondo i ricercatori, legato a due fattori: la mancanza del sentimento di ingiustizia, nocivo alle relazioni, e il fatto che le pulizie domestiche sono ‘cronofaghè, ovvero riducono il tempo da dedicare all’intimità. «Quando la ripartizione dei compiti è ingiusta verso le donne – spiega Anne Barrett, principale autrice dello studio – la soddisfazione sessuale si riduce, in una scala da 0 a 10, di un punto e mezzo in tutti e due i partner».
Il Messaggero