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Mattarella: “Mi auguro una nuova primavera. Abbiamo energie per un’altra stagione di fiducia”

21 Marzo 2018

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Il presidente della Repubblica, durante la cerimonia con i finalisti del David di Donatello, indirizza un augurio al cinema italiano ma anche al Paese intero. Quasi un messaggio per il rebus della crisi politica

 «Una nuova primavera». Un augurio pieno di fiducia indirizzato al cinema italiano ma, anche, al paese intero. Quasi a lasciar intendere che il rebus della crisi politica potrebbe non essere così preoccupante e pesante come appare. Sergio Mattarella riceve al Quirinale le star del cinema italiano, come da tradizione per la presentazione dei finalisti al premio David di Donatello. E prendendo spunto anche da questa occasione finisce per far riecheggiare ancora il suo invito: la regola d’oro del confronto, fra tutti i protagonisti in campo. Se ha funzionato per il cinema, è una ricetta a cui evidentemente bisognerebbe far ricorso a tutti i livelli. «La nuova legge sul cinema – sottolinea il capo dello Stato – è nata da un proficuo dialogo in Parlamento e da un serio confronto con gli operatori del settore». Un percorso virtuoso che, prima del presidente, viene ricordato anche dal ministro della Cultura, Dario Franceschini, che elencando i buoni risultati raggiunti spiega come appunto il provvedimento sul cinema abbia visto la luce grazie «ad un sostegno che alle Camere è stato assai più ampio e condiviso rispetto alla maggioranza di governo, un aspetto che è stato molto importante». Il ministro spera che «questo lavoro non venga disperso», riferendosi al governo che verrà, ed è sicuro che comunque ciò non potrà accadere grazie «al sostegno di tutta la gente del cinema». Mattarella parlando alle star dello schermo, che affollano il Salone dei Corazzieri – tra l’altro appoggiando la loro richiesta di trasmettere più film italiani in tv e di non chiudere certe storiche sale cinematografiche – si mostra ottimista e fiducioso. Si riferisce al futuro della nostra industria cinematografica ma sono parole di speranza che assumono un senso più generale, davanti ad una situazione politica che sembrerebbe bloccata. «Auguro a tutti voi e a coloro che lavorano nel cinema una nuova primavera. Abbiamo le risorse intellettuali, le energie umane, le forze organizzative per affrontare la nuova stagione con fiducia». Il quadro, nonostante la crisi, non è cupo. E se risorse, energie e organizzazione non mancano, ecco che – trasferendo queste tre categorie evocate dal presidente su un piano più generale – si avvicina l’uscita dal tunnel dello stallo post-elettorale. La legge sul cinema è comunque, aggiunge Mattarella, alla verifica dei fatti. Il varo dei decreti attuativi suscita aspettative positive, e può aiutare produttori, distributori, autori a reperire le risorse necessarie per realizzare nuovi progetti, «superando anche quei criteri arbitrari che suscitavano perplessità e talvolta polemiche». Di sicuro, «il dialogo tra operatori e istituzioni deve continuare». La legge apre una strada sulla quale procedere ancora, «con determinazione, senza passi indietro». Con una promessa: «Vi sarà il mio impegno affinché la qualità italiana possa esprimersi sempre meglio e confrontarsi, con prestigio, in Europa e nel mondo».

La Repubblica


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