IBM presenta il computer più piccolo del mondo

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Ha le dimensioni di un chicco di sale e lavora con la blockchain

Durante il primo giorno di IBM Think 2018, la conferenza annuale della società di Armonk (New York), verrà svelato il computer più piccolo del mondo. Per la precisione, questo calcolatore misura un millimetro per lato e per poterne apprezzare i dettagli avreste bisogno di un microscopio. Nonostante questo, possiede una certa potenza; pari a quella di un processore x86 del 1990.
Ma a cosa potrà mai servire un computer microscopico con la potenza di un chip di quasi trent’anni fa? La cosa più stupefacente, in verità, è che un oggetto di questo tipo può tornare molto utile. Per la precisione, servirà ad “monitorare, analizzare e comunicare i dati raccolti”. Non solo: la produzione costerà meno di dieci centesimi di dollaro. Due indizi che fanno capire come lo scopo di IBM sia vedere questo computer – sul quale sono montate alcune migliaia di transistor – “incorporato in ogni tipo di dispositivo e oggetto che utilizziamo quotidianamente, nel giro di cinque anni”, come ha spiegato il capo della ricerca di IBM Arvind Krishna. Il microcomputer è infatti in grado di lavorare con la blockchain e può quindi aiutare a tenere sempre traccia degli spostamenti di un bene, segnalare immediatamente un furto e accorgersi quando si è presenza di frodi o inadempienze varie.
Il minicomputer sarà anche in grado di compiere attivamente alcune azioni basilari, come ordinare i dati raccolti e trasmetterli. Al momento, i ricercatori di IBM stanno testando il primo prototipo e non è stato annunciato quando questo prodotto sarà messo in commercio. Ma se la sperimentazione avrà successo, nel giro di qualche anno sentiremo parlare sempre più spesso delle potenzialità della cosiddetta intelligence of things.

di Andrea Daniele Signorelli, La Stampa