Dopo l’Italia e l’Europa che punta a raccogliere il 5% del fatturato prodotto dai colossi del web, è l’ora della Francia. Una querelle da “diversi milioni di euro” secondo il responsabile transalpino dell’Economia
Anche la Francia, dopo il nostro Paese e la Germania “insegue” i colossi del web. In particolare Apple e Google sono entrati nel mirino di Parigi che accusa Google e Apple di “pratiche commerciali sleali”. In mattinata il ministro dell’Economia e delle Finanze Bruno Le Maire, ha annunciato l’avvio di una querelle con i due big “che potrebbe portare ad una sanzione di diversi milioni di euro. Credo che un’economia fondata sulla equità e giustizia – ha spiegato – e quindi porterò Apple e Google davanti ai giudici del tribunale di Parigi per pratiche commerciali sleali” ha aggiunto il ministro parlando alla radio Rtl.
Intanto si avvicina la data del 21 marzo quando la Commissione europea presenterà la bozza di una nuova web tax continentale. Il testo punta a imporre alle multinazionali un prelievo del 5% del fatturato generato nei Paesi dell’Unione. Un percorso a ostacoli visto che per entrare in vigore, dovrebbe ottenere il via libera di tutti i governi Ue. Ed è molto probabile che alcuni Paesi, al primo posto l’Irlanda con Olanda, Lussemburgo, Cipro e Malta, si metteranno di traverso per impedirne l’approvazione.
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