Brunetta: “Vedrei bene Renzi e Berlusconi insieme nel centrodestra allargato”

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Il capogruppo uscente di Forza Italia a Montecitorio a Circo Massimo su Radio Capital: “Sarebbe giusto dare una presidenza delle Camere al Pd per ottenere un appoggio esterno a un nostro governo”

Una presidenza delle Camere al Pd per ottenere dai Dem un appoggio esterno a un governo di centrodestra. È l’ipotesi messa in campo da Renato Brunetta, capogruppo uscente dei deputati di Forza Italia e ospite di Circo Massimo su Radio Capital condotto da Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto. Brunetta vedrebbe bene Matteo Renzi e Silvio Berlusconi insieme “nel centrodestra allargato”. E precisa: “Renzi aveva avuto l’idea del partito della nazione. Penso che si possa fare, ma avendo come perno il centrodestra. Come Renzi aveva aperto le porte a Forza Italia e a una parte del centrodestra, così noi possiamo aprire le porte a lui”. Per l’esponente azzurro, infatti, un matrimonio tra M5S e Lega sarebbe “molto, molto difficile dal punto di vista politico, programmatico, delle singole basi. Una Lega votata soprattutto al Nord che si allea con un partito votato soprattutto al Sud non mi sembra un’opzione percorribile”. Per Brunetta la discussione parlamentare sul Def, il Documento di economia e finanza che il governo deve presentato alle Camere entro il 10 aprile, può essere “l’incubatore di una nuova maggioranza”. Quanto allo “strappo” di Matteo Salvini che ha offerto ai cinquestelle la presidenza di uno dei due rami del Parlamento, mentre l’altro lo terrebbe per sé escludendo Forza Italia, Brunetta aggiunge: “Queste elezioni le ha vinte il centrodestra unito, ossia la coalizione. E Salvini ha ragione quando dice che bisogna rispettare le scelte degli elettori. Ma il soggetto è il centrodestra, che potrebbe decidere anche di dare una presidenza al Pd nell’ottica di un eventuale appoggio esterno. La presidenza delle Camere deve essere data anche a chi si fa carico della governabilità del Paese“.
Brunetta si dice poi dispiaciuto che “Forza Italia abbia dovuto cedere la leadership” a Salvini, ma “con una dozzina di parlamentari in meno rispetto alla Lega non si può certo dire che abbiamo perso le elezioni”. E rivolto ancora al Pd, conclude: Il Partito democratico all’opposizione? Non è mica una tragedia, è il sale della democrazia: c’è chi vince e c’è chi perde, noi siamo stati all’opposizione per quasi tutta la legislatura che si sta per chiudere”.

Monica Rubino, La Repubblica