Bitcoin ha superato i 10mila dollari di valore nella notte tra giovedì e venerdì, per la prima volta dallo scorso primo febbraio: dopo aver superato i 10.200 dollari, nelle prime ore di venerdì è tornato a scendere leggermente, arrivando intorno ai 9.850 dollari. Il mese di febbraio è stato complicato per Bitcoin, che come le altre criptovalute dopo il picco di dicembre e le oscillazioni di gennaio è sceso fino sotto ai seimila dollari. È sempre difficile spiegare le oscillazioni delle criptovalute, che spesso non hanno vere motivazioni: sembra però che dopo settimane di notizie preoccupanti sulle possibili regolamentazioni e limitazioni alle criptovalute dei paesi dell’Asia, gli investitori ora siano più fiduciosi, anche per via di una ritrattazione da parte della Corea del Sud degli annunci sui divieti ai siti di exchange arrivati nelle scorse settimane.
Tra le altre principali criptovalute, Ethereum vale ora più di 900 dollari, cioè quanto valeva a inizio febbraio prima di un crollo che l’ha portata a 580 dollari. Ripple vale 1,12 dollari, ma in questo caso li aveva già superati in un picco intorno al 10 febbraio.
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