Ricavi trimestrali record. Utili in rialzo anche se frenati dall’impatto della riforma fiscale Usa. Utenti cresciuti come previsto.
Si è chiuso così l’ultimo trimestre del 2017 per Facebook, un periodo in cui tuttavia il tempo trascorso dagli iscritti sul social network è calato di circa 50 milioni di ore al giorno, già prima dell’introduzione di modifiche radicali al suo News Feed, con cui il gruppo dà maggiore rilevanza ai post di amici e parenti e meno a quelli dei media.
Nei tre mesi al 31 dicembre 2017, il gruppo di Menlo Park ha registrato 4,27 miliardi di dollari di utili, il 20% in più sullo stesso periodo dello scorso anno. Il dato è stato tuttavia frenato da un impatto fiscale da 3,19 miliardi di dollari, di cui 2,27 miliardi dovuti alla riforma tributaria approvata in Usa prima di Natale.
Al netto di voci straordinarie, i profitti per azione per 2,21 dollari hanno battuto le stime degli analisti, ferme a 1,95 dollari per titolo. I ricavi sono balzati su base annua del 47% a 12,97 miliardi di dollari, oltre i 12,55 miliardi del consensus e ancora una volta a livelli senza precedenti. Le vendite generate da pubblicità sono aumentate del 48% a 12,78 miliardi.
Nell’ultimo trimestre dell’esercizio 2017, gli utenti che hanno usato quotidianamente Facebook sono stati in media 1,40 miliardi (+14% annuo), leggermente di meno di 1,41 miliardi calcolati dal mercato. Va sottolineato che la crescita rispetto al terzo trimestre del 2017 è stata di solo il 2,4%, la più bassa di sempre a livello sequenziale e decisamente sotto il tasso di crescita del 4,1% dello stesso periodo del 2016. Gli utenti attivi mensilmente hanno raggiunto quota 2,13 miliardi (+14%), come previsto dagli analisti.
ItaliaOggi