Il direttore generale della Banca d’Italia Salvatore Rossi nel suo nuovo libro (il Mulino) svela i segreti delle riserve auree mondiali.
Da sempre simbolo di ricchezza, bellezza, divinità, potere. Ma anche di risparmio e di scambio. Chi lo possiede lo conserva al sicuro in scrigni, casseforti, forzieri e caveaux. Perché? L’oro è un mistero che resiste da seimila anni. Oggi, nell’era del denaro di carta e del denaro virtuale, l’oro dovrebbe apparirci anacronistico. Eppure non è dimenticato affatto da chi cerca un porto sicuro per i propri risparmi. A cominciare dagli Stati e dalle banche centrali, l’oro resta il bene-rifugio per eccellenza, perno delle economie e dei sistemi monetari.
Salvatore Rossi, direttore generale della Banca d’Italia e presidente dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni-IVASS. Tra i suoi libri «La regina e il cavallo. Quattro mosse contro il declino» (2006), «Processo alla finanza» (2013), «Che cosa sa fare l’Italia» (con A. Giunta, 2017), tutti editi da Laterza, e per il Mulino «La nuova economia» (a cura di, 2003).