Leader di +Europa: “È una novità di stamattina, quel che sappiamo è che non siamo più obbligati a partire da domani con le firme. La legge non parla di coalizione ma di apparentamenti tecnici che non necessitano di un programma politico comune”
“Ho maturato in queste ore la decisione di mettere a disposizione il simbolo di Centro Democratico (partito presente alle elezioni 2018 nella coalizione Italia bene comune): consideriamolo un atto di servizio alla democrazia”, ha annunciato Bruno Tabacci. “È una novità di stamattina – ha spiegato Emma Bonino – quel che sappiamo è che non siamo più obbligati a partire da domani con le firme. Il gesto generoso e autonomo di Bruno Tabacci ci consente di essere presenti alle elezioni del 4 marzo a parità degli altri ai blocchi di partenza”. “La legge – ha precisato Bonino – non parla di coalizione ma di apparentamenti tecnici che non necessitano di un programma politico comune”.
“Stamattina – ha spiegato Tabacci – ho riunito gli organismi dirigenti di Centro democratico: metto a disposizione il simbolo per la sfida di Emma Bonino, per recuperare una condizione di libertà, consideriamola una scelta di servizio alla democrazia”.sono rimasto molto colpito dalla vicenda della lista +europa. Ho deciso di mettere a disposizione il simbolo del centro democratico per recuperare una dimensione di libertà che è fondamentale. Se non ci fosse stata la lista di Emma Bonino saremmo stati tutti più poveri”.
“Circa un anno fa – ha aggiunto Tabacci – con Giuliano Pisapia ho fatto un tentativo di ricostruire il centrosinistra, soprattutto rispetto a talune autosufficienze e superficialità. Lui ha fatto un passo indietro perché non c’erano le condizioni e forse aveva ragione. Ma adesso è il momento di fare un passo verso la democrazia. Per questo c’ero all’Ergife al raduno degli europeisti con Emma Bonino ed Enrico Letta“. Così Bruno Tabacci (Centro Democratico) alla conferenza alla stampa estera in merito alla lista +Europa. “Noi ovviamente ci collochiamo nel centrosinistra, per l’apparentamento vedremo. Ne discuteremo all’assemblea del 13”, ha specificato.
Emma Bonino, l’ex-ministro degli Esteri ed esponente di “+Europa”, aveva spiegato di essersi “trovati in mezzo a un imbroglio, frutto di un accordo confuso, a una trappola di una legge discriminatoria. Io stessa ci ho messo un po’ a capire la legge”. “Ma -aveva detto prima della svolta rappresentata dalla disponibilità di Tabacci – combatteremo contro questa legge per via giurisdizionale, a livello nazionale ed europeo, in ogni Corte, anche a livello europeo. Il Rosatellum non può essere accettato”.
“Non siamo disponibili a ricevere due-tre collegi, da Casal Pusterlengo a Bagheria inferiore…” ha ribadito Emma Bonino, sottolineando “la contraddizione della legge elettorale”. “Ci rincuora – aggiunge – che in pochi giorni, attraverso le nostre associazioni, abbiamo ricevuto l’appoggio di 375 volontari, 82 autenticatori gratuiti e 11mila persone disponibili a firmare”.
“Non siamo noi – ha dichiarato Bonino – che stiamo discutendo su due o tre collegi uninominali. I potenziali alleati non sono in grado di mettere i loro candidati perché ancora non li hanno iniziati a negoziare quindi quello spazio rimarrebbe bianco: per questo l’intero modulo è illegale”.
Repubblica.it