Un vero e proprio piano straordinario di assunzioni per la gestione delle procedure amichevoli contro le doppie imposizioni (Map). Novecento nuovi funzionari da arruolare tra le fila dell’Agenzia delle entrate, per consentire in cinque anni lo smaltimento delle pratiche pendenti alla fine del 2016. La cui gestione, in base alle risorse umane oggi a disposizione, richiederebbe invece 15 anni. Il costo complessivo delle assunzioni per l’erario è di 145 milioni di euro da qui al 2022, ma sarà più che compensato dal recupero di gettito atteso, stimato in 246 milioni. È quanto spiega la relazione tecnica alla manovra di bilancio 2018. Il ddl stanzia i fondi per l’acquisizione di rinforzi nell’amministrazione finanziaria, dal momento che la mole di lavoro connessa alla fiscalità internazionale cresce a un ritmo ormai difficilmente sostenibile per l’amministrazione. In aggiunta alle assunzioni già consentite dalla normativa vigente, la manovra autorizza l’Agenzia a bandire i concorsi per nuovi posti da funzionario 3ª area, fascia retributiva F1. Tra il 2018 e il 2020 arriveranno 360 tirocinanti all’anno. I quali, per effetto del fisiologico tasso di abbandono e all’esito della prova finale, diventeranno 300 funzionari di ruolo. Per un totale di 900 unità nel triennio. Per stimare il gettito atteso dallo smaltimento degli arretrati, il governo prende in esame quanto registrato nei primi nove mesi del 2017: l’Agenzia ha negoziato e concluso con le autorità fiscali estere 11 Map, per un totale di 36 annualità discusse e un imponibile di partenza di 150 milioni di euro. Gli accordi con i colleghi stranieri hanno portato a rideterminare le rettifiche a quota 48 milioni di euro, vale a dire il 32,06% della pretesa originaria. Applicando la medesima percentuale alle 137 Map aperte l’esecutivo conta di incassare circa 315 milioni di euro complessivi. Da questa cifra va però sottratto l’importo che sarebbe comunque incamerato nel quinquennio a fronte dell’ordinario svolgimento delle attività, quantificato in circa 15 milioni di euro annui: il saldo netto finale risulta quindi positivo per 246 milioni di euro complessivi.
Valerio Stroppa, ItaliaOggi