Il gruppo della Bicocca annuncia la forchetta di prezzo in vista della quotazione: le azioni saranno collocate tra 6,3 e 8,3 euro. la decisione finale in base all’accoglienza da parte del mercato
Entra nel vivo la quotazione di Pirelli. Il primo passo importante atteso dal mercato è arrivato: la società ha comunicato la “forchetta del prezzo” entro la quale pensa di vendere le azioni che torneranno on Borsa. Si tratta di un range che va da 6,3 a 8,3 euro. Tutto dipenderà dall’accoglienza del mercato nei prossimi giorni, quando partirà il road show per la quotazione. Ricordando che soltanto il valore massimo è vincolante, mentre il prezzo minimo può essere abbassato. Al momento, la Pirelli – dopo il suo ritorno a Piazza Affari – potrebbe valere tra 6,3 e 8,3 miliardi. Pirelli se n’era andata da Piazza Affari nel 2015 con un Opa da 7,1 miliardi, ma da allora ha venduto asset per circa un miliardo e caricato l’azienda dei debiti legati all’Offerta (oggi ridotti a 4,1 miliardi).
Morale, a distanza di due anni, quella che torna in Borsa è un’azienda più piccola, ma focalizzata sulle gomme consumer, con un profilo di alta gamma. Questo, insieme all’utilizzo della leva fa sì che l’azienda valga tra il 46% e il 76% in più rispetto a quando ha salutato Piazza Affari. I manager saranno premiati per questa creazione di valore con un bonus pari al 2% del valore dell’Ipo e quindi Marco Tronchetti Provera insieme ad altri 25 dirigenti si dividerà tra 126 e 166 milioni di bonus straordinario.
Peraltro la forchetta delle valutazioni è stata collegata nella parte medo bassa, dato che le stime oscillavano tra un minimo di 5 miliardi e un massimo di 9,7 miliardi, con una forte convergenza di valutazioni tra 7,5 e 8,5 miliardi. Inoltre il riposizionamento verso il segmento premium del mercato arriva grazie anche agli investimenti fatti per la notorietà del marchio cresciuta negli anni grazie alla Formula uno, ma anche al calendario. Solo il brand Pirelli, nel bilancio della società che lunedì partirà con la sua offerta di vendita, vale 2,3 miliardi.
A vendere in collocamento, saranno tutti i soci di Marco Tronchetti Provera, che resta in carica alla guida del gruppo fino al 2020, e poi parteciperà al processo per scegliere il suo successore. Per effetto della quotazione di almeno il 40% del gruppo, ChemChina scenderà dal 65 al 45%, i russi di Lti dal 12,6 al 5% e il consorzio ei banche e imprenditori italiani riuniti dentro Camfin, tra cui lo stesso Tronchetti, dal 22,4% a circa il 10%. Quindi anche se Pirelli resterà saldamente in mano a ChemChina, che ha diritto a nominare 8 consiglieri su 15 tra cui il presidente, di cui 5 operativi e 3 indipendenti, lo statuto della società prevede che per trasferire la sede o il know how tecnologico ci sia bisogno di almeno il 90% dei voti in assemblea.
Il road show che partirà lunedì 18 si concluderà nell’arco di due settimane, e poi sarà fissato il prezzo definitivo, mentre il debutto è previsto per il 4 ottobre.
Sara Bennewitz, Repubblica.it