Nel primo semestre risultato operativo a 2,6 miliardi (+4,1%) grazie alla migliore redditività dei segmenti finanziario e danni. Vita a 5,7 miliardi (-23%). Il ceo Donnet: ottimi risultati
Il gruppo Generali ha chiuso il primo semestre con un utile netto in crescita del 3,7% a 1,221 miliardi di euro, grazie alla “positiva performance in tutti gli ambiti di operatività”. In aumento anche il risultato operativo, a 2,6 miliardi (+4,1%), nonostante il contesto di bassi tassi di interesse, grazie alla migliore redditività dei segmenti Finanziario e Danni.
In leggero ribasso i premi (36,6 miliardi di euro, -0,8 %). Prosegue la crescita nel segmento danni (+1,5%), mentre nel Vita la raccolta netta cala a 5,7 miliardi di euro, in flessione del 23%, che “riflette sia la politica di sottoscrizione maggiormente selettiva nei prodotti risparmio e di ribilanciamento verso prodotti che presentano migliori caratteristiche in termini di ritorno rispetto al rischio, sia l’aumento dei riscatti osservato in Italia, Francia e Irlanda”.
Sul fronte della solidità patrimoniale, il Regulatory Solvency Ratio si è attestato a fine giugno al 188% e l’Economic Solvency Ratio al 207%. Il Roe operativo è al 13,6%.
“I risultati del primo semestre confermano la solidità del nostro business e l’efficace esecuzione della trasformazione industriale di Generali”. E’ il commento del group ceo, Philippe Donnet. “Stiamo raggiungendo i nostri obiettivi finanziari grazie alla determinazione, al focus e all’impegno dedicati alla realizzazione del piano strategico che mira a rendere Generali ‘simpler & smarter’ “, ha aggiunto il manager.
Donnet ha sottolineato che “il Combined Ratio a 92,9% ed il New Business Value in aumento del 52% con margine al 4,11% continuano a confermarsi a livelli di eccellenza”. Il manager ha poi aggiunto che il RoE operativo è “significativamente superiore al target e l’incremento dei prodotti a basso assorbimento di capitale”.
Nella nota si spiega poi che in un contesto macroeconomico e finanziario in ripresa, ma ancora caratterizzato da bassi tassi di interesse e incertezza sui mercati finanziari, il gruppo proseguirà l’esecuzione disciplinata del proprio piano strategico. Nel segmento Vita il Leone di Trieste “continuerà a favorire l’offerta di polizze meno sensibili al livello dei tassi di interesse e con minore assorbimento di capitale. Nel segmento Danni proseguirà il focus sulla redditività tecnica per sostenere la performance complessiva in uno scenario di minori redditi finanziari”.
Elena Dal Maso, Milano Finanza