di Cesare Lanza per LaVerità
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Alessandra Mussolini

Sempre simpatica, energica,

indomabile. Ma in particolare questa volta merita un riconoscimento perché cita in tivù una frase sulfurea di
Bettino Craxi: «Quando si vuole insabbiare uno scandalo, basta creare una commissione parlamentare d’inchiesta». Il riferimento è all’indagine sulle banche; mille polemiche; risultati prevedibili, zero.
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Valeria Fedeli

Ministro dell’Istruzione (e

correlate attività culturali) senza alcun merito, aveva debuttato con alcuni lapsus sui suoi veri titoli di studio, poi ha collezionato puntualmente altre gaffe. Infine le è riuscito un colpo politico eccezionale: sbagliando strepitosamente un congiuntivo ha riabilitato
Luigi Di Maio, da tempo sotto tortura per gli stessi motivi.
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Renzo Arbore

Lorenzo Giovanni Arbore, 80

anni compiuti, foggiano di nascita e napoletano adottivo per la sua passione per la musica partenopea, dopo i trionfi in tutto il móndo ha ottenuto il riconoscimento più imprevedibile: primo negli ascolti di una serata televisiva. Lui, che ha sempre snobbato l’audience, puntando sulla qualità.
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Marco Fassone

Dopo l’esonero di
Vincenzo
Montella,
Rino Gattuso, allenatore subentrato, è in piena crisi. I cinesi (che hanno speso 740 milioni per acquistare il Milan e più di 200 investiti sul mercato) nulla dicono all’ad
Marco Fassone. Che si è beccato un bel rifiuto dall’Uefa per il piano del rientro finanziario. Non ha anche lui molte responsabilità?
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Eugenio Scalfari

Evviva: il Fondatore di
Repubblica è sempre apparso in discesa, in queste note, ma stavolta il consenso gli è dovuto per il modo in cui, quattro righe al curaro, ha liquidato
Maria Elena Boschi. Delle polemiche attuali non mi curo neanche, ha scritto, perché la legislatura è finita, ma per il futuro spero che la Boschi lasci la politica e si dedichi ad altre attività.
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Maria Elena Boschi

Puntuale in discesa, in queste

classifiche. Indifendibile ogni giorno di più, per i suoi interventi aggressivi. Cupio dissolvi, dicevano i latini. Tuttavia è sostenuta tenacemente (non si capisce perché) da
Paolo Gentiloni e
Matteo Renzi, con gran letizia del centrodestra e dei grillinii: ogni giorno, nei sondaggi, il Pd cala, cala…
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