L’incidente in una stazione di compressione da cui transita il gas russo destinato all’Italia. Il ministro dello Sviluppo economico: “Concentrando le forniture dalla Russia, avremo un serio problema. Per questo serve il Tap”, il gasdotto che porterà il combustibile dall’Azerbaigian. Snam: flusso interrotto, ma sistema energetico garantito da scorte
Si è verificata un’esplosione nell’impianto di distribuzione del gas a Baumgarten an der March, in Austria, presso la frontiera con la Slovacchia. Almeno una persona è morta e si conterebbero decine di feriti. Il giornale Der Standard, nella sua edizione online, parla di 60 feriti. Secondo l’Apa, che cita la Croce rossa, i feriti sarebbero 18. Le cause dell’esplosione non sono ancora chiare. L’esplosione ha colpito una stazione di compressione gas da cui transita il gas russo diretto in Italia.
Fonti del settore fanno sapere che le forniture sono momentaneamente interrotte verso l’Italia. Quello di Baumgarten è l’unico impjanto del gasdotto Tag (Trans-Austria gas pipeline) non gestito dalla Gas Connect Austria ma dalla Tag GmbH, che fa capo a Snam. E proprio Snam fa sapere che le forniture di gas dalla Russia all’Italia sono temporaneamente interrotte, ma la sicurezza del sistema energetico è garantita dagli stoccaggi. Inoltre la società rende noto che è possibile una ripresa a breve del flusso.
A seguito dell’incidente, Roma si appresta a dichiarare lo stato d’emergenza nelle forniture. Lo ha anticipato il ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda, che ha anche evidenziato l’importanza del Tap, il gasdotto Trans-adriatico che permetterà l’afflusso in Italia di gas naturale proveniente dall’area del Mar Caspio, in particolare dall’Azerbaigian, attraversando Grecia e Albania per approdare sulle coste leccesi. “Oggi c’è stato un incidente serio sul gas in Austria – le parole del ministro durante la presentazione di un libro -, vuol dire che abbiamo un problema serio di forniture, con una grande concentrazione di forniture dalla Russia. Il gasdotto Tap serve a questo” perche “se avessimo il Tap non dovremmo dichiarare, come faremo oggi, lo stato d’emergenza”.
L’hub di Baumgarten fa capo alla società Central European Gas Hub (Cegh), di fatto la Borsa del gas, a sua volta controllata da Omv (65%), Wiener Boerse (20%) ed Eustream (15%). E’ uno dei principali snodi di distribuzione del gas naturale in Europa con un volume di circa 40 miliardi di metri cubi l’anno (dati 2015). E’ soprattutto il terminale del gasdotto di Urengoy-Uzhgorod, che collega la Russia all’Europa passando attraverso l’Ucraina con una portata potenziale da 140 miliardi di metri cubi l’anno. La centrale di Baumgarten è inoltre il cuore di una rete di gasdotti secondari che portano il gas a Francia, Germania, Europa dell’Est e, grazie alla Trans-Austria gas pipeline (Tag), all’Italia, alla Croazia e alla Slovenia.
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