La cultura non crea un popolo. Il popolo crea una cultura
Recentemente una giovane donna ha subito una violenza di gruppo in un’università in Nigeria. E la reazione di molti giovani nigeriani, sia uomini che donne, era qualcosa sulla falsariga di questo : “Sì, lo stupro è sbagliato. Ma che cosa ci fa una ragazza in una stanza con quattro ragazzi? ” Ora, se possiamo dimenticare l’orribile disumanità di tale risposta, questi nigeriani sono portati a pensare alle donne come intrinsecamente colpevoli. E sono stati educati ad aspettarsi così poco dagli uomini che l’idea degli uomini come esseri selvaggi senza alcun controllo è in qualche modo accettabile. Insegniamo alle ragazze a vergognarsi. “Copriti“.”Chiudi le gambe”. E così le ragazze diventano donne incapaci di ammettere che provano desideri. Che non sanno dire quello che pensano davvero. Che hanno fatto della simulazione una forma d’arte. Immaginate quante saremmo più felici, quanto ci sentiremmo più libere e liberi di essere chi siamo veramente, senza il peso delle aspettative. Mentre il contrario non succede. Non insegniamo ai ragazzi a sforzarsi di piacere, ma insegniamo loro ad avere paura della paura, delle debolezze, della vulnerabilità. Insegniamo loro a mascherare chi sono davvero, perché devono essere “uomini duri”, virili, supereroi. Ma la cosa peggiore che facciamo ai maschi -spingendoli a credere di dover essere dei duri- è che li rendiamo estremamente fragili. Più un uomo si sente costretto a essere un duro e più la sua autostima sarà fragile. E poi facciamo un torto ben più grande alle femmine, perché insegniamo loro a prendersi cura dell’ego fragile dei maschi. Insegniamo alle femmine a restringersi, a farsi piccole. Diciamo loro:puoi essere ambiziosa, ma non troppo. Se nella coppia guadagni di più,fai finta che non sia così,soprattutto in pubblico,altrimenti lo renderai meno virile. E se invece rimettessimo in discussione tutto? Il problema con il genere è che prescrive come dovremmo essere, piuttosto che riconoscere come siamo. Ora, immaginate quanto saremmo stati più felici, quanto più liberi di vivere le nostre vere individualità, se non avessimo avuto il peso delle aspettative di genere..
“Un conoscente nigeriano una volta mi ha chiesto se fossi preoccupata dal fatto che avrei potuto intimidire gli uomini. Non ero preoccupata affatto. Infatti non mi è mai accaduto di essere preoccupata perché un uomo che si lascia intimidire da me è esattamente il tipo di uomo che non mi suscita alcun interesse.”
Chiamamanda Ngozi Adichie, Dovremmo essere tutti femministi
(Femminista: una persona che crede nell’uguaglianza sociale, politica ed economica tra i sessi)