Total cede attivita’ norvegesi a Statoil. La francese Total ha ceduto le sue attivita’ in Norvegia a Statoil. Lo rivela Total precisando che si tratta di una partecipazione del 51% nei giacimenti di Martin Linge e del 40% in quelli Garantiana. L’operazione, che dovra’ essere valutata dalle autorita’ competenti, ha un valore di 1,45 miliardi di dollari.
Qatar. Firmato accordo commerciale con Iran e Turchia. Nella giornata di ieri, Iran e Turchia hanno siglato un accordo con il Qatar per rafforzare i legami commerciali con lo stato del golfo attualmente sottoposto a un blocco diplomatico e commerciale dai suoi vicini arabi. A riferirlo e’ stata la televisione di stato iraniana. Il sito web dell’emittente afferma che l’accordo prevede la creazione di un “gruppo di lavoro comune per facilitare il transito delle merci tra i tre paesi”. Le tre nazioni mirano inoltre ad affrontare gli “ostacoli alla spedizione delle merci dall’Iran e dalla Turchia al Qatar”. Il 5 giugno, l’Arabia Saudita, l’Egitto, gli Emirati Arabi Uniti e il Bahrein hanno tagliato i propri legami diplomatici e commerciali con il Qatar, accusando Doha di sostenere il terrorismo. Il Qatar ha sempre respinto al mittente le accuse, sostenendo che scopo dei paesi che hanno dato vita alla crisi del Golfo e’ intervenire negli affari interni dell’emirato. Proprio il rapporto tra il Qatar e l’Iran e’ uno dei principali fattori alla base della crisi tra l’emirato e i suoi ex alleati.
Ultime dalla Turchia. Il vicepremier vuole che Trump si impegni a non armare milizie curde. Durante un’intervista all’emittente turca Kanal 24, il vice primo ministro di Ankara, Bekir Bozdag ha detto che gli Stati Uniti ingannerebbero il mondo se ora non fermassero sul serio le forniture di armi concesse alle milizie curde dell’Unita’ di protezione del popolo (Ypg), legate al partito siriano dell’Unione Democratica (Pyd). Nella giornata di venerdi’, secondo quanto riferito dal ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, durante un colloquio telefonico con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, aveva assicurato Ankara che Washington non avrebbe piu’ fornito armi ai miliziani delle Ypg. La Casa Bianca aveva poi confermato che gli Stati Uniti stavano adeguando il proprio supporto militare ai partner sul terreno in Siria. Ankara accusa le Ypg e il Pyd di essere solo un’estensione siriana del partito dei lavoratori curdi (Pkk), considerato un’organizzazione terroristica da Unione europea, Turchia e Stati Uniti.
Sempre dalla Turchia e sempre il vicepremier: gli Usa vogliono imporre sanzioni ad Ankara. Nel corso dell’intervista, il vicepremier ha detto qualcosa che ci sembra interessante segnalarvi. Ossia che gli Stati Uniti vogliono usare il processo di New York al commerciante d’oro turco Reza Zarrab per imporre sanzioni alla Turchia. Zarrab si trova attualmente in attesa di processo con l’accusa di aver violato le sanzioni imposte da Washington all’Iran. L’uomo si e’ dichiarato non colpevole. Il vicepremier turco ha poi aggiunto che Washington ha fatto pressioni su Zarrab perche’ accusasse la Turchia di violare le sanzioni a Teheran. “Potrebbero aver detto a Zarrab, o sottoscrivi quello che ti diciamo noi, o resti in prigione fino alla tua morte”, ha poi detto Bozdag. La scorsa settimana, lo stesso Bozdag aveva definito il caso “un chiaro complotto contro la Turchia”, una affermazione ribadita anche dal presidente turco Erdogan durante una riunione del suo partito.