Berlusconi: governo a Strasburgo, mai violati suoi diritti

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Con l’applicazione della legge Severino che ha reso incandidabile l’ex premier Silvio Berlusconi non sono stati violati i suoi diritti. E’ quanto sostiene, nella sua lunga dichiarazione davanti alla Grand Chambre della Corte europea dei diritti dell’uomo, l’agente del governo italiano, il giudice Maria Giuliana Civinini.
La magistrata ha riepilogato in francese i fatti e ha ricordato “l’intreccio fra la vicenda giudiziaria di Silvio Berlusconi e quella elettorale”, con le date e le successive decisioni del Senato. Rifacendosi ad alcune sentenze della stessa Corte di Strasburgo oltre che a pronunciamenti della Corte costituzionale italiana, il giudice ha detto che gli articoli 6 e 7 della Convenzione europea per i diritti dell’uomo, invocati dai legali di Berlusconi, “non si applicano alle leggi elettorali” e che nessuna legge e’ stata applicata retroattivamente, visto che il premier e’ stato eletto al Senato nella primavera 2013, ovvero dopo l’entrata in vigore, a fine dicembre 2012, del testo unico sulle condizioni per l’ineleggibilita’ secondo la legge Severino.