Il 38enne campione di Tavullia spera arrivi il più tardi possibile il momento in cui appendere il casco al chiodo: “Ho paura all’idea di dire basta. Un giorno sarà difficile trovare qualcos’altro perché la MotoGp è tutta la mia vita. Prossima stagione? Primo obiettivo resta il titolo, il secondo vincere le gare e il terzo arrivare al traguardo”
Il momento in cui dovrà appendere il chiodo non è così lontano, ma per Valentino Rossi rischia di essere un trauma. E dunque il ‘Dottore’, 38 anni, spera che arrivi il più tardi possibile il giorno in cui scenderà dalla sella per abbandonare le competizioni. “Ho paura di smettere, è una cosa che mi spaventa. Un giorno sarà difficile trovare qualcos’altro perché la MotoGp è tutta la mia vita. Dirigere la mia Academy sarà bello ma non è la stessa cosa”, confessa Valentino intervistato dal magazine tedesco ‘Speedweek’.
Rossi: “primo obiettivo per il 2018 rimane il titolo” – Il campione di Tavullia, nove titoli iridati in bacheca, ha chiuso un 2017 avaro di soddisfazioni, con una sola vittoria e il quinto posto finale nel Mondiale piloti, scavalcato all’ultima gara anche da Dani Pedrosa. Ma per la prossima stagione “il primo obiettivo resta sempre il titolo, il secondo vincere le gare e il terzo arrivare al traguardo”, aggiunge il pesarese che nel giorno delle gare non si perde le prove dei suoi ragazzi delle classi Moto2 e Moto3 prima di salire in sella. “In futuro sarà interessante provare a mettere su un team in MotoGp ma è un mondo completamente diverso, ci sarà bisogno anche di un costruttore. Per adesso ci limitiamo alle altre due classi, ad aiutare i giovani“. Tornando all’ultima stagione, “ci sono state gare difficili come Jerez, Barcellona, Spielberg o Motegi. Non siamo riusciti a risolvere certi problemi, su tutti quello dell’usura della gomma posteriore. Paradossalmente, cercando di risolvere i problemi del 2016, ne abbiamo creato di nuovi“.
La Repubblica