La versione 57 del navigatore Mozilla ribattezzata per sottolineare il salto rispetto al passato sfida Chrome con nuovo design, architettura multilivello e attenzione alla privacy
Firefox 57 Quantum è ufficiale. La nuova versione del browser della Mozilla Foundation, il più importante aggiornamento da diversi anni, è disponibile per tutti, da chi abbia un pc Windows ai Mac passando per Linux, Android e iOS. Come avevamo anticipato settimane fa, molti i cambiamenti per il programma che tenta così la riscossa rispetto alla crescita di Chrome. Aspetto minimal, velocità raddoppiata rispetto alla versione 52, e dunque la necessità di segnare questo passaggio anche a livello comunicativo: non Firefox 57 ma, appunto, meglio Quantum. Un salto generazionale, per il browser.
La nuova interfaccia utente, denominata Photon, è meglio adeguata ai monitor e ai display ad alta risoluzione ed è contraddistinta da una serie di modifiche estetiche che toccano un po’ tutto, dalle schede ai menu più leggibili fino ai diversi tool presenti di default come quello per realizzare gli screenshot. La libreria, invece, consente di accedere velocemente a segnalibri, cronologia e download. C’è anche l’app Pocket integrata per leggere più tardi le pagine salvate ma funziona solo in Germania, Canada e Stati Uniti. Qualcosa si era già visto nelle ultime release, la 53/54/55. In generale, gli elementi cambieranno in base al tipo di input, se mouse o touch.
In termini di prestazioni, invece, il nuovo motore di rendering basato su Serv e sul nuovo Css engine Stylo dovrebbero ottimizzare i processori per tagliare i consumi e spingere velocità e fluidità di navigazione. Nello specifico, la versione 57 di Firefox consumerà il 30% in meno di Ram rispetto al concorrente Chrome di Google (nei confronti del quale Mozilla ha anche confezionato un video di confronto sulla pagina ufficiale) e toccare una velocità doppia se confrontata allo scorso anno. Supporta anche le Api WebExtension che faranno tuttavia fuori una serie di add-on, elementi aggiuntivi che avrebbero reso vano lo sforzo d’architettura multiprocesso, in grado di distribuire meglio il carico di lavoro della Cpu.
Quanto alla privacy, nelle preferenze si trova una serie di controlli per personalizzare le impostazioni relative ai permessi accordati ai siti web durante la navigazione. Si può accedere all’elenco dei siti che hanno richiesto le informazioni sulla posizione dell’utente, l’uso della webcam, del microfono o la visualizzazione di notifiche in tempo reale. C’è infine una protezione antitracciamento, per combattere gli elementi nascosti in alcuni annunci pubblicitari che poi ci “seguiranno” per tutte le sessioni. Quantum promette di bloccarli.
La Repubblica